Tra il 2014 e il 2017 il ghiaccio marino in Antartide ha raggiunto il suo nuovo minimo degli ultimi 40 anni

Iceberg tabulari vicino alla costa occidentale dell'Antartide, visti da un volo della missione IceBridge, il 28 ottobre 2016 (Mario Tama/Getty Images)
Iceberg tabulari vicino alla costa occidentale dell'Antartide, visti da un volo della missione IceBridge, il 28 ottobre 2016 (Mario Tama/Getty Images)

Tra il 2014 e il 2017 la quantità di ghiaccio marino (banchisa) in Antartide ha raggiunto i minimi degli ultimi 40 anni. La perdita è stata riscontrata grazie alle immagini satellitari ed è stata così consistente da avere sorpreso i ricercatori, che ne stanno ora indagando le cause. Per ora invitano a non arrivare a conclusioni affrettate e dicono che serviranno nuove analisi, e confronti con le serie storiche, per valutare quale sia stato l’impatto del riscaldamento globale.

(Claire L. Parkinson, PNASA)

Negli anni Settanta era già stato riscontrato un sensibile calo della banchisa, ma la quantità di ghiaccio marino stagionale era poi tornata nei limiti nei decenni successivi. La riduzione potrebbe essere temporanea e dovuta ad alcune condizioni degli ultimi anni, come la modifica di alcuni venti, oppure più radicata e dovuta alle cause che stanno comportando la crisi climatica. Negli ultimi mesi sono state riscontrate diverse anomalie anche nell’emisfero nord, con un aumento della temperatura media che ha portato a uno scioglimento consistente dei ghiacci nell’Artico.