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  • Lunedì 24 giugno 2019

Andy Murray è tornato

Il tennista scozzese aveva annunciato il ritiro a gennaio per un problema all'anca, ma sei mesi dopo, con una protesi, ha vinto il doppio al Queen's di Londra

Andy Murray al Queen's Club di Londra (Clive Brunskill/Getty Images)
Andy Murray al Queen's Club di Londra (Clive Brunskill/Getty Images)

Lo scorso gennaio il tennista scozzese Andy Murray, ex numero uno del ranking mondiale, campione olimpico e vincitore di tre tornei dello Slam (i più importanti tornei del tennis), annunciò a Melbourne, dove da lì a poco sarebbero iniziati gli Australian Open, che nei mesi successivi si sarebbe ritirato a causa di un dolore apparentemente irrimediabile all’anca destra, peraltro già operata. Murray disse che si augurava di riuscire a giocare fino a Wimbledon, in programma a luglio, ma in realtà l’Australian Open fu la sua ultima apparizione in un torneo, peraltro condizionata dal forte dolore.

A fine gennaio Murray si sottopose a un altro intervento chirurgico, questa volta per l’impianto di una protesi all’anca rivestita di metallo su metallo: un tipo di protesi meno soggetta all’usura che protegge meglio l’osso e permette anche il ritorno all’attività sportiva agonistica. Fu un intervento complicato – a marzo non riusciva a correre per più di qualche metro – ma nel corso dei mesi le sue condizioni sono migliorate e i dolori pressoché spariti. Ad aprile è tornato ad allenarsi da fermo: da lì i progressi sul campo sono continuati fino a inizio giugno, quando ha annunciato il ritorno alle attività nel Queen’s Club Championships di Londra, tradizionale torneo su erba che precede Wimbledon.

Murray al Queen’s ha partecipato al torneo del doppio, non essendo ancora pronto per il singolare, con lo spagnolo Feliciano Lopez, vincitore dell’edizione del 2017. Nonostante non giocasse una partita ufficiale dagli Australian Open e un doppio da circa due anni, domenica Murray è riuscito a vincere la finale contro Joe Salisbury e Rajeev Ram. Il suo compagno aveva inoltre giocato la finale del singolare, vincendola, solo poche ore prima.


Murray ha detto che continuerà per tutta l’estate a giocare nel doppio – fisicamente molto meno dispendioso del singolare – e che a Wimbledon gareggerà con il francese Pierre-Hugues Herbert. Ha aggiunto di non essere ossessionato dal ritorno nel singolare, che potrebbe avvenire a settembre o l’anno prossimo. In carriera nel singolare Murray ha vinto Wimbledon nel 2013 e nel 2016 e gli US Open nel 2012, oltre a due medaglie d’oro alle Olimpiadi, a Londra nel 2012 e a Rio nel 2016, diventando il primo tennista della storia a vincere due edizioni dei Giochi consecutivamente.