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  • Venerdì 21 giugno 2019

Le foto del “nuovo” stadio San Paolo di Napoli

Lo storico stadio napoletano è stato ristrutturato per ospitare le Universiadi di luglio e ha cambiato completamente aspetto

Le tribune ristrutturate del primo e secondo anello e i lavori in corso in una delle due curve
(ANSA / CIRO FUSCO)
Le tribune ristrutturate del primo e secondo anello e i lavori in corso in una delle due curve (ANSA / CIRO FUSCO)

Il 3 luglio a Napoli inizierà l’Olimpiade Universitaria, il corrispondente studentesco dei Giochi olimpici. L’Italia ospiterà la manifestazione per la quinta volta dal 1959 – anno della prima edizione – mentre per Napoli sarà la prima organizzazione, dopo essere stata scelta nel 2016 per la rinuncia di Brasilia. In città sono attesi circa 8.000 atleti da 170 paesi, che dal 3 al 14 luglio gareggeranno in 222 diverse discipline. La sede principale delle Universiadi napoletane sarà lo stadio San Paolo, che ha avuto bisogno di una massiccia opera di ristrutturazione viste le pessime condizioni in cui versava. I lavori – condotti dal comune, proprietario dell’impianto, e dalla squadra di calcio del Napoli, che lo gestisce durante l’anno – sono iniziati quest’anno e termineranno nei primi giorni dell’evento, dopo alcuni ritardi nei mesi scorsi. Gli interventi più visibili sono stati fatti sulle tribune, con il rifacimento delle superfici e la sostituzione dei seggiolini rossi, e sull’area del campo, dove è stata rifatta completamente la pista di atletica, per un costo complessivo di circa 10 milioni di euro.

Altri lavori hanno riguardato le barriere, la segnaletica e l’impianto di illuminazione. Al termine delle Universiadi, il Napoli potrà quindi beneficiare di un impianto più ospitale e conforme quasi totalmente alle norme sugli stadi richieste dalla UEFA, la quale ogni anno era solita concedere delle deroghe per evitare lo spostamento delle partite casalinghe della squadra in un’altra città. Dalla prossima stagione il pubblico napoletano avrà inoltre a disposizione due maxischermi posti ai lati delle due curve. Nei prossimi anni la dirigenza del Napoli potrebbe infine decidere, sempre in accordo con il comune, di sostituire la copertura installata in occasione dei Mondiali del 1990 con una struttura più moderna e funzionale.