Facebook vuole fare la banca

Ha presentato la sua nuova criptovaluta Libra e il portafoglio digitale Calibra, per tenerci sopra il denaro e spenderlo in tutto il mondo attraverso le sue app

Dopo mesi di anticipazioni sui giornali, oggi Facebook ha infine annunciato ufficialmente Libra, la valuta digitale (criptovaluta) a cui sta lavorando con un consorzio di altre aziende per offrire nuovi servizi di pagamento online e non solo. Libra non sarà controllata direttamente da Facebook, ma da una associazione, mentre il social network cercherà di guadagnare dall’iniziativa tramite un suo sistema di pagamento basato sulla criptovaluta e che si chiamerà Calibra, a partire dal prossimo anno.

Libra
Il progetto prevede la realizzazione di una valuta molto stabile e non sottoposta alle speculazioni come nel caso dei Bitcoin (se vi mancano dei pezzi, qui trovate una breve guida per farvi un’idea su come funzionano le criptovalute).

Libra sarà agganciata a una riserva di denaro e beni, che ridurranno il rischio di oscillazioni nel suo valore. Potrà essere utilizzata inizialmente per gli scambi di denaro nei paesi in via di sviluppo e dove non tutti hanno un conto in banca, una sorta di grande sistema di pagamento decentralizzato che via via potrà essere impiegato anche per i servizi bancari.


Facebook sta lavorando attivamente alla realizzazione del progetto, ma non esclude di lasciarne la gestione a una comunità più grande una volta attivato. La Libra Association, un’associazione senza scopo di lucro fondata da Facebook, avrà il compito di supervisionare il progetto e lo sviluppo della valuta. Attualmente comprende numerose organizzazioni senza scopo di lucro, società specializzate nella gestione delle criptovalute e alcune delle più grandi aziende tecnologiche e di gestione dei pagamenti elettronici come: VISA, Mastercard, PayPal, Stripe, Vodafone, Uber, eBay, Spotify e Coinbase. Tutte queste aziende collaborano alla Libra Reserve, hanno cioè contribuito a costituire il fondo al quale sarà agganciata Libra per mantenerla stabile.

Calibra
Se da un lato Facebook lascerà che Libra segua una propria evoluzione, dall’altro cercherà di sfruttarla con Calibra, una società controllata che ha costituito appositamente per gestire i servizi forniti tramite Libra. Calibra è un portafoglio digitale, che può quindi essere utilizzato per conservare il proprio denaro in valuta Libra, e utilizzarlo per scambiarsi denaro, fare acquisti e in futuro accedere a servizi finanziari.

Per Facebook, Calibra è un’opportunità perché potrà essere integrato da subito nelle sue applicazioni, come Messenger e WhatsApp, raggiungendo i miliardi di persone che le utilizzano ogni giorno. In un certo senso, Calibra sarà la banca di Facebook: sovranazionale e globale, potrà essere impiegato per i pagamenti senza i vincoli di cambio delle classiche valute e con commissioni molto più basse di quelle applicate dalle banche e dai singoli gestori di carte di credito, o di servizi per il trasferimento del denaro.

Altre società potranno costruire su Libra i propri portafogli digitali, mettendosi in concorrenza con Calibra, ma considerato che quest’ultima è controllata da Facebook e avrà accesso alle sue applicazioni difficilmente potranno competere alla pari, per lo meno nei primi tempi. Esistono già oggi numerosi portafogli digitali come Coinbase, che gestiscono per lo più bitcoin e altre criptovalute, ma la loro diffusione è piuttosto limitata. In poco tempo, Facebook potrebbe invece raggiungere un’enorme quantità di persone, facendo diventare Calibra il primo portafoglio digitale che abbiano mai avuto l’opportunità di utilizzare.

Oltre a funzionare all’interno delle app di Facebook, Calibra potrà anche essere impiegato in un’applicazione a parte, pensata per chi non è iscritto al social network e non intende farlo.

Calibra fornirà fondamentalmente due servizi: consentirà di mantenere il proprio denaro in una sorta di conto, senza alcun costo o canone per farlo, e permetterà trasferimenti e transazioni con chiunque e dovunque, con commissioni estremamente basse o inesistenti, a seconda dei casi. Per gli scambi di denaro tra persone, per esempio, non è prevista alcuna commissione, mentre potrebbe essere applicata al venditore una commissione per le transazioni che implicano l’acquisito di beni e servizi. In questo caso, dice Facebook, la commissione sarebbe comunque molto bassa e fino a dieci volte inferiore rispetto a quella solitamente applicata dai circuiti delle carte di credito e dagli altri sistemi di pagamento.

La quasi totale assenza di commissioni è una scelta motivata dall’obiettivo che Facebook si è posto per il breve periodo: far diffondere il più possibile Libra, in modo da avere una base ampia di utenti che vogliano poi ricorrere al portafoglio digitale di Calibra.

Come altre criptovalute, anche Libra sarà basata sui principi delle blockchain, cioè con un sistema di verifica distribuito e condiviso per garantire la sicurezza delle transazioni. Come fanno già altri portafogli digitali, Calibra richiederà comunque che al momento dell’iscrizione siano fornite diverse informazioni, compreso un documento d’identità valido. I dati saranno gestiti in modo separato da Facebook, dice l’azienda, senza che siano condivise informazioni con il sistema per la pubblicità online gestito dal social network.