La nave Sea Watch 3, con a bordo 53 migranti soccorsi al largo della Libia, si trova nei pressi di Lampedusa

La nave Sea Watch 3 ormeggiata al porto di Catania. (ANSA/ MIMMO TROVATO)
La nave Sea Watch 3 ormeggiata al porto di Catania. (ANSA/ MIMMO TROVATO)

La nave Sea Watch 3, con a bordo 53 migranti soccorsi due giorni fa al largo della Libia, si trova ora a largo di Lampedusa, a circa 16 miglia di distanza dall’isola. La ong tedesca che controlla la nave, Sea Watch, ha scritto su Twitter che si è diretta verso Lampedusa perché era il porto sicuro più vicino al punto in cui erano stati salvati i migranti. Il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, che aveva definito il soccorso dei migranti un «atto di pirateria di un’organizzazione fuorilegge», aveva chiesto alla ong di riportare tutte le persone a bordo in Libia. Sea Watch aveva fatto sapere che non avrebbe obbedito alla richiesta di Salvini, spiegando che «Tripoli non è un porto sicuro. Riportare coattivamente le persone soccorse in un Paese in guerra, farle imprigionare e torturare, è un crimine».

La comunità internazionale non considera la Libia un posto sicuro per migranti e richiedenti asilo: il paese è in guerra civile da diversi anni, non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra del 1951 sulla protezione dei diritti dei rifugiati, e diverse inchieste giornalistiche e di organizzazioni umanitarie hanno rivelato che i migranti che cercano di arrivare in Europa vengono imprigionati in centri di detenzione dove i loro diritti umani vengono violati sistematicamente.