L’Unione Africana ha sospeso il Sudan fino all’istituzione di un governo di transizione guidato da civili

Una strada di Khartoum durante gli scontri degli ultimi giorni (Mohammed Najib via AP)
Una strada di Khartoum durante gli scontri degli ultimi giorni (Mohammed Najib via AP)

L’Unione Africana, l’organizzazione intergovernativa che comprende tutti i paesi del continente africano riconosciuti dalla comunità internazionale, ha sospeso il Sudan a causa delle violenze in corso nel paese negli ultimi giorni. In un comunicato diffuso su Twitter il Consiglio di pace e sicurezza dell’Unione Africana ha detto che la partecipazione del Sudan alle attività dell’organizzazione è sospesa con effetto immediato «fino all’effettiva istituzione di un’autorità di transizione guidata da civili», descritta come l’unico modo perché il paese esca dalla situazione di crisi attuale.

Le violenze a Karthoum, la capitale del paese Sudan, erano iniziate lunedì, a circa due mesi dalla destituzione del presidente sudanese Omar al Bashir, con l’esercito che aveva attaccato un sit-in dei manifestanti istituito per chiedere il trasferimento del potere dai militari ai civili. Lunedì sera il Consiglio militare, l’organo che controlla il potere dall’arresto di Bashir, aveva annunciato il fallimento delle trattative per formare un governo di transizione composto da militari e civili, indicendo nuove elezioni entro nove mesi e cancellando gli accordi presi con l’opposizione. Secondo il Central Committee of Sudanese Doctors, associazione di medici che collabora con i manifestanti, in questi giorni di proteste sarebbero state uccise dall’esercito almeno 108 persone, e circa 500 sarebbero state ferite.