L’agenzia di rating Moody’s dice che la stima del governo italiano sul rapporto deficit/PIL per il 2019 «manca di credibilità»

 (AP Photo/Mark Lennihan)
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L’agenzia di rating Moody’s ha detto in una nota che l’obiettivo del governo italiano di avere nel 2019 un rapporto deficit/PIL del 2,1 per cento “manca di credibilità”, e ha stimato invece un deficit del 2,6 per cento del PIL per quest’anno e del 2,7 per cento nel 2020. La nota di Moody’s arriva a un giorno dalla decisione della Commissione Europea di raccomandare l’apertura di una procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti del governo italiano. Moody’s dice che la prossima legge di bilancio sarà determinante per valutare l’affidabilità creditizia dell’Italia e che l’eventuale procedura d’infrazione della Commissione nei confronti dell’Italia avrebbe «meno effetto sul governo di un sentimento di mercato in deterioramento», per spingerlo a correggere i conti. Tradotto: il problema non è tanto l’eventuale procedura d’infrazione quanto in realtà la difficoltà che l’Italia avrà per mostrarsi credibile abbastanza da farsi prestare dei soldi senza offrire tassi di interesse altissimi.

Moody’s critica inoltre l’approvazione da parte della Camera di una mozione parlamentare che cita la possibilità di creare dei titoli di stato di piccolo taglio, detti “minibot”, come strumento di pagamento dei debiti e dei crediti della pubblica amministrazione. «Riteniamo l’emissione dei mini-Bot un primo passo per la creazione di una valuta parallela e la preparazione per l’uscita dell’Italia dall’euro», si legge nella nota. Lo scorso ottobre Moody’s aveva declassato la valutazione dei titoli di stato italiani da Baa2 a Baa3, giudicando l’outlook – cioè la previsione sul loro andamento futuro – come stabile. Il prossimo pronunciamento sul rating dell’Italia è previsto per il 6 settembre.