Trump ha dato del perdente al sindaco di Londra, poco prima di atterrare a Londra

Probabilmente non il modo migliore di iniziare la sua prima visita ufficiale nel Regno Unito

Leon Neal/Getty Images
Leon Neal/Getty Images

Da questa mattina il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è a Londra, per la sua prima visita ufficiale nel Regno Unito, dove resterà fino al 5 giugno. Poco prima che l’Air Force Once atterrasse a Stansted, uno degli aeroporti di Londra, Trump ha scritto due tweet insultando il sindaco di Londra, Sadiq Khan. Khan – laburista e musulmano di origini pakistane – è sindaco dal 2016, e negli ultimi anni lui e Trump si sono più volte scontrati verbalmente. I tweet arrivano dopo che Khan aveva scritto sull’Observer, l’inserto domenicale del Guardian, di essere contrario alla visita di Trump. Trump ha scritto che «a detta di tutti Khan ha fatto un pessimo lavoro come sindaco di Londra», e ha aggiunto:

È un inutile perdente che dovrebbe concentrarsi sulla criminalità a Londra, non su di me. Khan mi ricorda lo sciocco e incapace sindaco di New York, [Bill] de Blasio, un altro che ha fatto un pessimo lavoro.

Trump ha aggiunto una battuta sul fatto che Khan sia più basso di de Blasio (che è alto quasi due metri) e ha aggiunto che non vedeva l’ora di mostrarsi amico del Regno Unito.

Khan non ha risposto a Trump, ma un suo portavoce ha parlato di «insulti infantili che non dovrebbero appartenere al presidente degli Stati Uniti». Sul suo profilo Twitter Khan ha pubblicato il link a un video, fatto per Elle, in cui spiega cosa lo rende diverso da Trump.

Khan ha anche pubblicato un video in cui invita Trump a «non governare per interesse personale» e gli spiega che non può «costruire un muro per fermare il cambiamento climatico».

Nel suo articolo per l’Observer, Khan aveva criticato Trump per aver «mentito deliberatamente e ripetutamente agli elettori» e per la sua «deliberata xenofobia», definendolo «uno dei più vergognosi esempi di una crescente minaccia globale», «l’estrema destra». Nell’articolo Khan associava Trump ad altri leader europei: l’ungherese Viktor Orbán, la francese Marine Le Pen, il britannico Nigel Farage e l’italiano Matteo Salvini. Khan aveva quindi scritto che «stendere il tappeto rosso a Trump» andava contro i valori britannici, e che lo stesso Trump andava contro gli ideali statunitensi di «uguaglianza, libertà e libertà religiosa». Khan aveva quindi invitato l’attuale – ma ancora per poco – prima ministra Theresa May a «dire che i cittadini britannici e americani sono d’accordo su molte cose ma che le idee di Trump sono incompatibili con i valori britannici».

Gli scontri verbali tra Trump e Khan iniziarono nel 2016, quando Khan disse che le idee di Trump sull’Islam erano «ignoranti» e Trump sfidò Khan a fare un test del quoziente intellettivo. Proseguirono nel 2017 con il cosiddetto “muslim ban” voluto da Trump e, sempre nel 2017, dopo l’attentato al Borough Market di Londra, quando Trump criticò di nuovo Khan, e Khan disse di non avere tempo di rispondere ai suoi tweet.