I 50 anni di “Give Peace a Chance”

La registrarono John Lennon e Yoko Ono l'1 giugno del 1969 nel letto di un hotel di Montréal, durante il loro secondo "bed-in" per la pace nel mondo

 (AP Photo/Canadian Press)
(AP Photo/Canadian Press)

L’1 giugno del 1969 John Lennon e Yoko Ono registrarono per la prima volta Give Peace a Chance, una delle canzoni pacifiste più famose della storia della musica. La canzone venne registrata dal vivo durante quello che è conosciuto come il secondo “bed-in” della coppia, una forma di protesta non violenta in cui i due rimanevano per giorni interi a letto a parlare della pace nel mondo. Lennon e Ono, che si frequentavano dalla fine del 1966 e si erano sposati il 20 marzo del 1969 sulla rocca di Gibilterra, per festeggiare la loro luna di miele decisero infatti di sfruttare la copertura mediatica che questa avrebbe avuto organizzando dei sit-in per la pace e la fine delle guerre.


Il primo di questi eventi avvenne all’Amsterdam Hilton Hotel di Amsterdam, nei Paesi Bassi, dove tra il 25 e il 31 marzo Lennon e Ono rimasero nel letto della loro stanza a parlare di pace e amore con i giornalisti che li andavano a trovare. Dopo Amsterdam, nelle settimane successive, la loro protesta pacifica continuò con una conferenza stampa a Vienna, in Austria, e poi inviando ghiande ai capi di Stato di diversi paesi, con l’augurio che questi potessero piantarle come segno di pace. Dell’esperienza di quelle settimane di protesta nacque la canzone The Ballad of John and Yoko, in cui si parla proprio del matrimonio tra Lennon e Ono e della successiva luna di miele. La canzone venne registrata insieme a Paul McCartney il 14 aprile e pubblicata come singolo dei Beatles (nonostante né Ringo Starr né George Harrison avessero partecipato alla registrazione).

Il viaggio di nozze dei due sarebbe dovuto proseguire negli Stati Uniti, ma a Lennon era stata vietata l’entrata nel paese dopo che l’anno prima era stato condannato per possesso di marijuana a Londra, nel Regno Unito. Lennon e Ono decisero così di organizzare il loro secondo “bed-in” alle Bahamas, ma dopo una sola notte, a causa del troppo caldo, decisero di andare in Canada, a Montréal. Presero una camera al Queen Elizabeth Hotel, tra il 26 maggio e il 2 giugno. Come già ad Amsterdam, si fecero trovare dai giornalisti in pigiama nel letto, circondati da fiori e cartelli con scritte in favore della pace. Nei primi giorni di permanenza a Montréal un giornalista chiese a Lennon cosa volesse dire con quella forma di protesta, e lui rispose “All we are saying is give peace a chance”, “Tutto quello che vogliamo dire è di dare una possibilità alla pace”.


Quella frase piacque molto a Lennon che nei giorni seguenti la utilizzò per scrivere il testo di quella che sarebbe poi diventata Give Peace a Chance. Nella prima strofa Lennon elenca una serie di parole senza un vero senso compiuto con suffisso in -ismo, “bagism, shagism, dragism, madism, ragism“, a intendere tutti i vari tipi di ideologia che vanno rifiutati in favore della pace, e poi conclude con il ritornello che ha reso famosa la canzone. Del bagism – una parola composta dalla parola inglese bag, “borsa/sacco” – Lennon in realtà aveva già parlato alcuni giorni prima durante la conferenza stampa di Vienna, sostenendo che se tutti gli uomini vivessero chiusi dentro un sacco non potrebbero essere giudicati sulla base di stereotipi o pregiudizi.

Lennon suonò diverse volte la canzone durante il “bed-in” di Montréal e decise di registrarla dal vivo nella stanza dell’hotel l’1 giugno. Alla registrazione parteciparono diversi ospiti famosi, tra cui Timothy Leary, psicologo e promotore della liberalizzazione dell’LSD, la cantante Petula Clark, e il poeta Allen Ginsberg, che cantarono i cori nel ritornello (i nomi di alcune delle persone che erano presenti vengono anche cantati nell’ultima strofa). La registrazione venne pubblicata nel luglio del 1969 come primo singolo della Plastic Ono Band, una formazione creata da Lennon e Ono prima dello scioglimento dei Beatles, e accreditata anche a Paul McCartney, seppure lui non avesse partecipato in nessun modo alla composizione. Secondo alcuni biografi, Lennon avrebbe accreditato McCartney per ringraziarlo dell’aiuto che gli aveva dato nel registrare The Ballad of John and Yoko, ma in seguito se ne sarebbe pentito.

L’esperienza dei “bed-in” terminò a Montréal, ma Lennon e Ono continuarono nei mesi seguenti a organizzare iniziative per promuovere la pace nel mondo: nel dicembre del 1969 pubblicarono in 12 città di tutto il mondo (tra cui anche Roma) dei grandi manifesti con scritto nelle lingue dei diversi paesi “War is over! If You Want It – Happy Christmas From John and Yoko” (“La guerra è finita! Se lo volete – Buon Natale da John e Yoko”). Quello slogan venne ripreso due anni più tardi nella celebre canzone Happy Xmas (War Is Over).