FCA ha presentato una proposta di fusione con Renault

L'eventuale nuova società sarebbe gestita al 50 per cento dalle due attuali, e Fiat Chrysler Automobiles ha fatto sapere che non è prevista la chiusura di nessuno stabilimento

(Uli Deck/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Uli Deck/picture-alliance/dpa/AP Images)

La società Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha presentato a Renault una proposta non vincolante di fusione. La proposta era stata anticipata ieri dal Financial Times e dal Wall Street Journalma né FCA né Renault avevano commentato l’indiscrezione. Con una nota pubblicata oggi, FCA ha confermato le voci di fusione e ha detto che la proposta «fa seguito a iniziali dialoghi operativi tra le due società per identificare prodotti e ambiti geografici in cui si potrebbe collaborare, in particolar modo nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove tecnologie». Il consiglio di amministrazione di Renault ha fatto sapere che studierà “con interesse” la proposta di FCA e che ulteriori comunicazioni saranno date “a tempo debito per informare il mercato dei risultati di queste discussioni”.

L’eventuale società risultante dalla fusione tra le due aziende automobilistiche sarebbe detenuta per il 50 per cento dagli azionisti di FCA e per il 50 per cento dagli azionisti di Groupe Renault, con una struttura di governance paritetica e una maggioranza di consiglieri indipendenti. «Su una semplice base aggregata, sulla base dei risultati 2018 – si legge nella nota – i ricavi della Società risultante dalla fusione sarebbero quasi €170 miliardi con un utile operativo di oltre €10 miliardi e un utile netto di oltre €8 miliardi». La società sarebbe quotata a Milano, Parigi e New York.

FCA ha scritto che la nuova società diventerebbe il terzo più grande “Original Equipment Manufacturer (OEM)” al mondo, «con 8,7 milioni di veicoli venduti» e che unirebbe due aziende con un «portafoglio di marchi ampio e complementare, dal segmento luxury fino al mainstream». FCA ha inoltre spiegato che «secondo i termini della proposta, gli azionisti di ciascuna società riceverebbero una quota azionaria equivalente nella società risultante dalla fusione».

FCA ha anche specificato che la fusione non comporterebbe la chiusura di stabilimenti e che «i benefici dell’operazione proposta deriverebbero da investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattaforme globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie».