La riunione del Consiglio Artico è finita senza una dichiarazione contro il cambiamento climatico per via degli Stati Uniti

L'11esima riunione del Consiglio Artico a Rovaniemi, in Finlandia, il 7 maggio 2019 (Vesa Moilanen/Lehtikuva via AP)
L'11esima riunione del Consiglio Artico a Rovaniemi, in Finlandia, il 7 maggio 2019 (Vesa Moilanen/Lehtikuva via AP)

Lunedì e oggi si è tenuta a Rovaniemi, in Finlandia, l’undicesima riunione del Consiglio Artico, un forum intergovernativo dedicato alle questioni economiche e ambientali che interessano i paesi affacciati sul mar Glaciale Artico, e per la prima volta dal 1996 l’incontro non si è concluso con una dichiarazione condivisa contro il cambiamento climatico: la delegazione degli Stati Uniti si è opposta alla formulazione proposta dagli altri paesi, che a loro volta si sono rifiutati di riformularla attenuandone i termini. Secondo fonti dell’agenzia di stampa Reuters la versione della dichiarazione bocciata dagli Stati Uniti diceva che il cambiamento climatico è una «seria minaccia» per l’Artico.

Secondo le ricerche sul riscaldamento globale nell’Artico le temperature stanno aumentando due volte più velocemente che nel resto del mondo, ma da quando Donald Trump è diventato presidente degli Stati Uniti il paese ha cambiato la sua posizione sul cambiamento climatico e sulle politiche per combatterlo. Una delle prime decisioni prese da Trump da presidente fu il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi del 2015. Lunedì il segretario di Stato americano Mike Pompeo si è rivolto al Consiglio dichiarandosi soddisfatto dello scioglimento dei ghiacci dell’Artico, invece che preoccupato:

Le continue riduzioni dei ghiacci stanno aprendo nuovi passaggi e nuove opportunità per il commercio. Potrebbero diminuire di quasi 20 giorni il tempo necessario a viaggiare dall’Asia all’Occidente. Le vie marittime artiche potrebbero diventare i canali di Suez e di Panama del 21esimo secolo.

Secondo gli scienziati esperti di cambiamenti climatici e i gruppi ambientalisti, lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico potrebbe causare l’estinzione degli orsi polari e di altre specie animali marine, ma anche contribuire all’innalzamento del livello degli oceani, aumentando i rischi di inondazioni lungo le coste. Oltre agli Stati Uniti fanno parte del Consiglio Artico il Canada, la Danimarca, la Finlandia, l’Islanda, la Norvegia, la Russia e la Svezia. Il Consiglio si riunisce ogni due anni. Tra le altre cose durante l’undicesima riunione Pompeo ha accusato la Russia e la Cina (che partecipa al Consiglio Artico come paese osservatore) di avere «comportamenti aggressivi» nella regione dell’Artico.

La Russia vuole l’Artico