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  • Giovedì 4 aprile 2019

È uscito il primo rapporto sull’aereo caduto in Etiopia

Dice che i piloti seguirono tutte le istruzioni previste e che i problemi iniziarono due minuti dopo il decollo, ma è ancora un rapporto preliminare

(AP Photo/Mulugeta Ayene)
(AP Photo/Mulugeta Ayene)

Secondo il rapporto preliminare delle indagini sul Boeing 737 Max 8 dell’Ethiopian Airlines precipitato in Etiopia il marzo scorso, l’equipaggio dell’aereo aveva seguito tutte le procedure di emergenza previste da Boeing, ma nonostante questo non era riuscito a controllare il velivolo. Dal rapporto preliminare, lungo più di trenta pagine, emerge che l’aereo andò in picchiata più volte e che per alcuni minuti i piloti provarono a controllarlo senza però riuscire a intervenire in modo efficace. Il rapporto è stato realizzato in collaborazione tra agenzie e enti etiopi e internazionali, anche analizzando le registrazioni delle voci dei piloti. Il rapporto spiega in parte la dinamica dell’incidente, ma al momento non è possibile stabilire se i Boeing 737 MAX 8 abbiano un problema strutturale.

Nel rapporto si legge che i problemi iniziarono circa due minuti dopo il decollo, quando un sensore indicò erroneamente che l’aereo era a rischio di stallo (una riduzione della portanza, la forza che permette di rimanere in volo). Il sistema entrato in azione cercava infatti di evitare un rischio di stallo che in realtà non c’era, con la conseguenza di portare verso il basso l’aereo. Per alcuni minuti i due piloti provarono quindi ad alzare manualmente il muso dell’aereo, provando e riprovando tutte le procedure previste. Come ha spiegato CNN, ci fu anche un breve momento – 32 secondi prima dell’incidente – in cui i piloti riuscirono a stabilizzare l’aereo; ma poi il sistema automatico riprese il controllo e lo fece precipitare al suolo.

Il rapporto conferma quindi quanto già era stato ipotizzato riguardo a un possibile malfunzionamento del sistema MCAS, che corregge l’assetto dell’aereo e permette di stabilizzarlo. Il rapporto non menziona però mai in modo diretto il sistema MCAS. Dopo la diffusione del rapporto preliminare, Boeing si è detta disponibile a prendere tutte le iniziative necessarie a migliorare la sicurezza dei suoi aerei. Intanto continuano a essere in corso indagini, sia negli Stati Uniti che in Europa, nei confronti di Boeing.