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  • Martedì 12 marzo 2019

In Europa è sospeso l’utilizzo dei Boeing 737 Max 8

Dopo che oggi decine di paesi del mondo e varie compagnie aeree avevano fatto altrettanto, a seguito dell’incidente in Etiopia

(Stephen Brashear/Getty Images)
(Stephen Brashear/Getty Images)

L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) ha sospeso tutti i voli dei modelli Boeing 737 Max 8 e Boeing 737 Max 9 in Europa a partire dalle 19 di questa sera. Lo ha fatto sapere in un comunicato diffuso nel tardo pomeriggio.

La decisione è arrivata in seguito all’incidente aereo di domenica 10 marzo in Etiopia, nel quale sono morte 157 persone (di cui otto italiane), e i molti dubbi sorti sull’affidabilità del modello. Un altro aereo dello stesso modello era infatti caduto cinque mesi fa in Indonesia causando la morte di 189 persone. La decisione dell’EASA segue e conferma le sospensioni che molti paesi avevano già deciso singolarmente.

L’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che regola l’aviazione civile in Italia, aveva infatti comunicato qualche ora prima di aver deciso di sospendere tutti i voli dei Boeing 737 Max 8 a partire dalle 21.
Cina, Indonesia, Regno Unito, Francia, Germania, Irlanda, Austria, Paesi Bassi, Australia, Singapore, Malesia, Mongolia e Oman avevano già preso la stessa decisione.

Anche diverse compagnie aeree hanno deciso di interrompere temporaneamente i voli dei Boeing 737 Max: tra queste ci sono l’argentina Aerolineas Argentinas, la marocchina Royal Air Maroc, la messicana Aeromexico, la brasiliana Gol Airlines, la mongola MIAT Mongolian Airlines, l’indiana Jet Airways, la sudcoreana Eastar Jet, la norvegese Norwegian Air, l’islandese Icelandair e la turca Turkish Airlines.

Il 12 marzo il CEO di Ethiopian Airlines Tewolde GebreMariam ha detto a CNN che, poco prima dell’incidente, i piloti dell’aereo precipitato domenica avevano detto ai controllori di volo che stavano avendo “problemi con i sistemi di pilotaggio”, ma al momento non si conoscono le cause dell’incidente di domenica scorsa e le indagini sono ancora in corso.

Secondo le prime ricostruzioni, la dinamica dell’incidente ricorderebbe quella del volo 360 di Lion Air, precipitato lo scorso ottobre poco dopo il decollo a Giacarta, in Indonesia. Secondo le indagini condotte finora dalla Commissione indonesiana per la sicurezza nei trasporti, il volo sarebbe caduto a causa di un’errata segnalazione di uno dei sensori dell’aeroplano, che serve ai piloti per capire se ci sia o meno il rischio di stallo (una riduzione della portanza, la forza che permette di rimanere in volo).