In Brasile è partita una spedizione per contattare una tribù isolatissima

Lo scopo è avvisare i suoi membri che si stanno avvicinando a un'altra tribù, con cui qualche anno fa ci furono scontri mortali

Brazil’s National Indian Foundation Photo via AP
Brazil’s National Indian Foundation Photo via AP

Il 7 marzo FUNAI, un ente brasiliano che si occupa delle tribù del paese, ha fatto partire una spedizione di circa venti persone che hanno il compito di trovare i membri di una tribù isolata dell’Amazzonia, una di quelle che hanno avuto pochissimi contatti con il resto del mondo. Lo scopo della spedizione è far sapere ai membri della tribù che si stanno avvicinando troppo a una tribù rivale, con la quale qualche anno fa avevano combattuto in scontri in cui erano morte alcune persone, ed evitare – scrive Reuters – che ci sia uno scontro «con frecce e bastoni».

I membri della spedizione sono diretti nella Vale do Javari: un’area del Brasile occidentale vicino al Perù. È grande quanto l’Austria e, scrive sempre Reuters, ospita la più grande concentrazione al mondo di tribù mai contattate (si chiamano così, anche se qualche contatto inevitabilmente c’è stato). L’obiettivo è trovare i membri della tribù Korubo: più di venti Korubo si sono separate dal resto del gruppo e si pensa che siano ora a una ventina di chilometri dalla tribù dei Matis, con cui i Korubo si incontrarono nel 2013 e dopo qualche mese di rapporti pacifici si scontrarono nel 2014. È possibile, ha spiegato FUNAI, che i membri separati dal gruppo pensino che tutti gli altri siano stati uccisi dai Matis, ma non è così.

Insieme agli antropologi e ai medici mandati da FUNAI ci sono alcuni membri della tribù dei Korubo: l’idea è di farli parlare con quelli che si spera di incontrare, per convincerli a unirsi di nuovo al restante gruppo dei Korubo. Ma non è detto che i Korubo credano a quelli che accompagnano la spedizione di FUNAI e che accettino la proposta. Bruno Pereira, capo della spedizione organizzata da FUNAI, ha detto: «Lo scenario migliore è un incontro in cui riusciamo a convincere i membri dei Korubo; lo scenario peggiore sarebbe uno scontro contro i Matis, in cui ci sarebbero dei morti». FUNAI ha spiegato che sono stati i Matis a far sapere all’agenzia che i Korubo si stanno avvicinando al loro territorio e Pereira ha detto: «Se dovesse esserci un nuovo incontro con i Matis, i Korubo potrebbero rispondere nel loro modo tradizionale: con la violenza».

La spedizione partita ieri è la più grande organizzata da FUNAI negli ultimi vent’anni e l’ente prova a contattare i membri delle tribù solo in casi di emergenza. La spedizione potrebbe durare diverse settimane.