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  • Mercoledì 6 marzo 2019

In Portogallo la Roma si gioca una stagione

Il risultato della partita di stasera contro il Porto inciderà sul futuro della squadra, a partire dal posto dell'allenatore Eusebio Di Francesco

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma
(Gabriele Maltinti/Getty Images)
Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma (Gabriele Maltinti/Getty Images)

Questa sera la Roma gioca in trasferta contro il Porto la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League (Sky e Rai, ore 21). Ci arriva dopo la vittoria per 2-1 nell’incontro di andata, che però non le dà un gran vantaggio: al Porto basterà infatti vincere 1-0 per passare il turno, in virtù della regola dei gol segnati in trasferta (ma alla Roma basta pareggiare, con qualsiasi punteggio, per qualificarsi). La Roma dovrà interpretare la partita di stasera come se fosse un incontro a parte, cercando di segnare appena ne avrà occasione. Il Porto, infatti, avrà novanta minuti per recuperare e ribaltare la sconfitta dell’andata: deve assolutamente segnare e quindi potrebbe sbilanciarsi in attacco lasciando spazi in difesa.

La qualificazione ai quarti di finale, oltre al prestigio del risultato, garantisce ricavi quantificabili in almeno quindici milioni di euro fra premi UEFA, diritti televisivi e altri incassi laterali che possono avere un peso rilevante sul bilancio annuale di entrambe le squadre. Alla Roma, inoltre, il passaggio del turno darebbe un appiglio per salvare una stagione fin qui molto deludente. Dieci mesi dopo essere arrivata in semifinale di Champions League si trova infatti in una situazione complicata e la posizione del suo allenatore, Eusebio Di Francesco, è considerata molto a rischio. Da inizio stagione non si sono visti progressi sul piano del gioco e anzi, rispetto all’anno scorso ci sono stati dei passi indietro. La squadra dà spesso l’idea di essere mal assortita: è sterile in attacco, dove spesso pratica un possesso palla senza idee né movimenti, mentre in difesa commette troppi errori.

L’altro aspetto preoccupante è la mancanza di personalità, che si nota soprattutto quando non vengono schierati i giocatori più rappresentativi, come Daniele De Rossi e Kostas Manolas. A inizio anno il ritorno fra i titolari dopo un lungo infortunio del capitano De Rossi sembrava aver migliorato l’atteggiamento della squadra, cosa evidenziata anche dai risultati, ma nella brutta sconfitta subita nel derby contro la Lazio si sono rivisti tutti i difetti peggiori. In Champions League, tuttavia, la Roma è sembrata più a suo agio, come si è visto nella vittoria contro il Porto all’andata.

Stasera Di Francesco recupererà in difesa Kostas Manolas, la cui assenza nel derby si è fatta sentire, e lascerà in panchina Federico Fazio, recentemente in pessima forma. Anche il centrocampo cambierà, con Zaniolo, autore dei due gol dell’andata, che dopo aver giocato esterno nel derby tornerà a fare la mezzala o il trequartista, posizioni probabilmente più adatte alle sue qualità. Non ci sarà il turco Under, ancora infortunato, il cui posto potrebbe essere occupato da Florenzi, spostato in avanti con l’olandese Rick Karsdorp terzino destro. In caso di eliminazione, secondo i giornali la società potrebbe decidere di esonerare Di Francesco per cercare almeno di ottenere la qualificazione alla prossima Champions League attraverso un buon piazzamento in Serie A.

Anche il Porto si trova in una situazione delicata, dopo aver perso la prima posizione in campionato in seguito alla sconfitta in casa nel derby contro i rivali del Benfica, ora di nuova in testa. L’allenatore Sergio Conceicao dovrebbe quindi schierare una squadra più offensiva rispetto a quella dell’andata. Avrà inoltre nuovamente a disposizione l’attaccante Moussa Marega, secondo miglior marcatore della squadra in questa stagione.