Lo Zimbabwe abbandonerà il dollaro americano in favore di una nuova valuta

il governatore della Banca centrale dello Zimbabwe, John Mangudya (AP Photo/Tsvangirayi Mukwazhi)
il governatore della Banca centrale dello Zimbabwe, John Mangudya (AP Photo/Tsvangirayi Mukwazhi)

Il governatore della Banca centrale dello Zimbabwe, John Mangudya, ha annunciato che il paese emetterà una nuova moneta. A partire dal 2015, dopo anni in cui l’inflazione aveva raggiunto livelli altissimi, lo Zimbabwe aveva abbandonato la sua precedente moneta (il dollaro dello Zimbabwe) in favore del dollaro americano e del rand sudafricano. In realtà la maggior parte delle transazioni in questi anni è stata effettuate con il dollaro statunitense, che è diventato quindi di fatto la moneta corrente nel paese. Ma la carenza di dollari ha costretto il governo a emettere nel 2016 una nuova “quasi-valuta“. Si trattava di note obbligazionarie (in inglese “bond notes”), una sorta di mini titoli di stato, che avevano un valore pari a quello del dollaro americano.

Ora Mangudya ha detto che le note obbligazionarie verranno abbandonate, e sostituite da una nuova moneta che verrà scambiata a tassi di mercato e non più a un tasso legato a quello del dollaro. La decisione è stata presa per la crisi che ha colpito il paese negli ultimi mesi, dovuta in particolare all’inflazione che a gennaio ha toccato il 57 per cento, quando un anno fa era al 4 per cento.

La speranza di Mangudya è che una nuova moneta scambiata liberamente a tassi di mercato possa aiutare ad abbassare l’inflazione, ma le opposizioni sono molto dubbiose al riguardo e credono che il paese non abbia abbastanza riserve di liquidità né una stabilità economica tale per sostenere una nuova moneta.