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  • Giovedì 14 febbraio 2019

L’irruzione della polizia francese sul treno Ventimiglia-Nizza per far scendere tre migranti

È avvenuta questa mattina alla stazione di Mentone, e sembra che a bordo i gendarmi abbiano usato spray urticante

Immagine tratta da un video pubblicato da Riviera24
Immagine tratta da un video pubblicato da Riviera24

Giovedì mattina, verso le 7, ci sono stati momenti di grande agitazione sul treno che da Ventimiglia porta a Nizza, molto frequentato da pendolari italiani che lavorano in Francia, quando gli agenti della gendarmeria francese sono saliti per far uscire alcuni migranti che si erano nascosti in un vagone, dopo che il treno si era fermato nella stazione di Mentone-Garavan, la prima dopo il confine tra Liguria e Francia. Da quanto hanno raccontato alcuni testimoni ai giornali, il treno è rimasto fermo nella stazione per una decina di minuti durante i quali gli agenti hanno controllato i documenti dei passeggeri e poi si sono diretti verso il bagno di un vagone, al cui interno si erano nascosti tre migranti, bloccando la porta.

Gli agenti hanno usato una grossa tenaglia per aprire la porta del bagno e far uscire le tre persone che erano nascoste dentro. Secondo diversi testimoni, inoltre, i poliziotti avrebbero usato uno spray urticante, i cui effluvi avrebbero raggiunto anche gli altri passeggeri del treno: molti di loro, come si vede in alcuni video pubblicati dal sito Riviera24 e sui social network, hanno lamentato bruciore a occhi e gola, e hanno iniziato a tossire e starnutire. I migranti sono stati infine fatti scendere dal treno e portati in caserma.

«Andavo a Monaco», ha raccontato una donna a RaiNews. «Prima della stazione di Garavan il treno si è fermato per una decina di minuti. In stazione sono saliti i poliziotti, che come al solito hanno chiesto i documenti a tutti. Pochi minuti dopo abbiamo iniziato a starnutire e a tossire». «Non vi dico come urlavano», ha aggiunto un altro testimone parlando dei tre migranti chiusi nel bagno.

Questo fatto avviene a pochi giorni dal richiamo da parte del governo francese del suo ambasciatore in Italia, che ha causato un incidente diplomatico senza precedenti. Tra i vari motivi che hanno portato a questa decisione ci sono i dissidi tra Francia e Italia riguardo ai controlli sui migranti al confine tra i due paesi, in Piemonte e Liguria; lo scorso marzo, dopo uno sconfinamento di poliziotti francesi in Italia, il ministero degli Esteri aveva convocato l’ambasciatore francese per chiarimenti.