Il presidente turco Erdoğan si è rifiutato di incontrare il consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (BULENT KILIC/AFP/Getty Images)

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan si è rifiutato di incontrare John Bolton, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente statunitense Donald Trump, che si trovava ad Ankara da lunedì. Appena arrivato in Turchia, Bolton aveva detto che la Turchia non avrebbe dovuto avviare azioni militari in Siria senza consultare gli Stati Uniti, e che, in ogni caso, queste azioni non avrebbero dovuto mettere in pericolo gli alleati degli Stati Uniti.

Bolton si riferiva all’YPG, la milizia curda che con l’appoggio dell’aviazione e delle forze speciali americane ha condotto la maggior parte delle azioni militari contro l’ISIS in Siria. L’YPG ha molti legami con il PKK, un’organizzazione paramilitare curda considerata un gruppo terroristico dal governo turco e dagli stessi Stati Uniti. Erdoğan ha detto che le dichiarazioni di Bolton sono inaccettabili e che le condizioni richieste dagli Stati Uniti non possono essere rispettate. Ha inoltre affermato che a causa di impegni istituzionali non avrebbe potuto incontrare Bolton.

Lo scorso dicembre, il presidente Trump aveva annunciato il ritiro delle forze militari americane in Siria, una mossa che, secondo molti, avrebbe avuto tra le sue conseguenze la distruzione delle forze dell’YPG da parte della Turchia, che considera le milizie curde una minaccia per la sua sicurezza nazionale. La decisione di Trump ha portato alle dimissioni del suo segretario alla Difesa, il generale Jim Mattis, che tra le ragioni per l’abbandono del suo incarico ha citato proprio la necessità di difendere gli alleati degli Stati Uniti nella regione. Negli ultimi giorni è sembrato che Trump sia in parte ritornato sulla sua decisione.