Una terza donna è entrata nel tempio di Sabarimala in India, nonostante le proteste di molti credenti

La polizia indiana di guardia al tempio di Sabarimala, 2 gennaio. (AFP/Getty Images)
La polizia indiana di guardia al tempio di Sabarimala, 2 gennaio. (AFP/Getty Images)

Una terza donna è entrata nel tempio di Sabarimala, nello stato meridionale del Kerala in India, uno dei luoghi più sacri per la religione induista dove fino a quattro mesi fa era vietato l’ingresso alle donne in «età mestruale», cioè tra i 10 e i 50 anni. A settembre la Corte Suprema del Kerala aveva rimosso il divieto, provocando le proteste degli induisti più conservatori e intransigenti sostenitori del Partito Popolare Indiano (Bharatiya Janata Party, BJP) che governa l’India, favorevoli al divieto. Mercoledì 2 gennaio per la prima volta due donne – Bindu Ammini, di 40 anni, e Kanaka Durga, di 39 anni – erano entrate nel tempio scortate dalla polizia e una terza donna è riuscita a entrare giovedì sera. Il Guardian scrive che si tratta di una donna originaria dello Sri Lanka di 47 anni, arrivata in India per pregare. La polizia locale ha detto che la situazione intorno al tempio per ora è normale dopo gli scontri degli ultimi giorni, avvenuti in seguito all’ingresso delle due donne nel tempio: negli scontri è morta una persona e centinaia sono state arrestate.