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  • Venerdì 4 gennaio 2019

Il City ha riaperto la Premier League

Ha battuto in casa il Liverpool nello scontro diretto e ha ridotto a quattro i suoi punti di svantaggio: per farlo però ha dovuto cambiare un po'

Sergio Aguero esulta dopo il gol del primo vantaggio (PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)
Sergio Aguero esulta dopo il gol del primo vantaggio (PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)

Il Manchester City ha battuto 2-1 il Liverpool nella partita fin qui più attesa della Premier League inglese — il campionato di calcio più seguito al mondo — giocata giovedì sera all’Etihad Stadium di Manchester. Il City si presentava da terzo in classifica con sette punti in meno del Liverpool, in prima posizione e alla ricerca di un titolo nazionale che gli manca da ben 28 anni. In caso di vittoria, il Liverpool avrebbe fatto un passo molto importante verso la vittoria della Premier League, staccando la sua principale rivale di dieci punti in un momento cruciale della stagione. Nonostante le recenti difficoltà e le pesanti assenze per infortuni, tuttavia, il City allenato da Pep Guardiola è riuscito a vincere riportandosi in piena corsa per vincere il campionato per il secondo anno di fila.

City e Liverpool non hanno giocato la loro miglior partita della stagione, perché entrambe hanno fatto di tutto per complicarsi la vita a vicenda. Per il pubblico è stato comunque un incontro spettacolare, giocato con un’intensità elevatissima per tutti i novanta minuti. Il City si è portato in vantaggio allo scadere del primo tempo con un gol di Sergio Aguero su un tiro da distanza ravvicinata troppo potente per essere fermato da Alisson, il portiere brasiliano del Liverpool. Nel secondo tempo la partita è proseguita esattamente come nel primo, con continui cambi di fronte e pressing incessante da entrambe le parti. A differenza della partita di andata, giocata lo scorso ottobre e finita 0-0, e della doppia sfida nella passata edizione della Champions League, il City non ha sofferto più di tanto la pressione del Liverpool ed è riuscito a oltrepassarla anche rinunciando alla sua proverbiale qualità di gioco. Dopo un’ora, tuttavia, il Liverpool ha pareggiato con Roberto Firmino, libero di appoggiare la palla in porta dopo che la difesa del City era stata colta impreparata da un traversone dalla trequarti campo del terzino Trent Alexander-Arnold.

Il pareggio avrebbe mantenuto il distacco in classifica di sette punti, ma la parità è durata una decina di minuti. Al settantaduesimo del secondo tempo, sugli sviluppi di una ripartenza che non ha dato tempo al Liverpool di riposizionarsi sulla fascia sinistra, l’esterno tedesco Leroy Sané ha segnato il gol del vantaggio del City con un preciso diagonale rasoterra che ha colpito il palo ed è entrato in porta. Nell’ultimo spezzone di partita, per l’importanza del risultato, si è visto un City inedito, rintanato nella propria metà campo per resistere alla pressione del Liverpool. Guardiola ha rinunciato a far entrare in campo giocatori offensivi – una prerogativa del suo stile è quella di osare sempre molto e recuperare palla in attacco – e anzi, ha sostituito metà difesa con giocatori freschi che hanno contribuito a mantenere il risultato sul 2-1.

Guardiola istruisce il difensore John Stones nei minuti finali (Getty Images)

Dopo la partita di ieri sera la Premier League si è quindi riaperta. Quattro punti sono un distacco colmabile, e il City spera inoltre di ricevere una nuova spinta dal ritorno in campo di uno dei suoi migliori giocatori, il trequartista belga Kevin De Bruyne, che in questa stagione ha giocato soltanto sei partite per problemi fisici. Per rivedere il terzino Benjamin Mendy, invece, ci vorrà ancora un mese. In classifica, subito dopo Liverpool e City, c’è il Tottenham, da anni una delle squadre più interessanti del campionato inglese, che però fatica sempre a mantenere un rendimento elevato per tutta la stagione. Per la corsa al titolo saranno quindi decisivi gli scontri diretti con squadre sempre pericolose come Chelsea e Arsenal, o in ripresa come il Manchester United, che potrebbero togliere punti a quelle in testa in qualsiasi momento.