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  • Mercoledì 26 dicembre 2018

Le ultime notizie sul terremoto a Catania

È successo mercoledì notte, aveva una magnitudo di 4.8: ci sono danni a diversi edifici e almeno dieci feriti

(ANSA/ORIETTA SCARDINO)
(ANSA/ORIETTA SCARDINO)

C’è stato un terremoto a Catania oggi, di magnitudo 4.8, con epicentro in provincia, 2 chilometri a nord del comune di Viagrande, un paese di 8mila abitanti tra Catania e l’Etna. È stato alle 3.19 della notte tra martedì e mercoledì. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a solo 1 chilometro di profondità. Secondo la prefettura di Catania dieci persone sono rimaste ferite, in maniera non grave, e sono state portate in ambulanza al pronto soccorso. Altre 18 persone si sono invece presentate da sole in ospedale: la maggior parte ha ferite lievi, alcune erano sotto shock o avevano un attacco di panico.

La scossa, la più forte registrata da quando è iniziata l’eruzione dell’Etna, il 24 dicembre, ha provocato danni ad edifici e strade: i danni maggiori si sono registrati a Fleri, una frazione del comune di Zafferana Etnea, anch’esso colpito, a Santa Venerina e nella zona di Acireale. A Fleri ci sono stati dei crolli di edifici e di muri e alcune persone sono state estratte dalle macerie. Per le strade ci sono stati danni ai lampioni e fughe di gas. La scossa ha danneggiato anche la chiesa di Pennisi, frazione di Acireale: sono crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio. A Catania, invece, non ci sono stati danni.

Per precauzione è stato chiuso un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, a causa di alcune lesioni nell’asfalto che si sarebbero create dopo la scossa. Il blocco è tra i caselli di Acireale e Giarre. L’aeroporto di Catania è invece operativo.

Il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha convocato il Centro coordinamento soccorsi e ha disposto i primi sopralluoghi nelle strutture colpite. Ha anche ordinato di aprire scuole e palestre dei comuni della zona per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare a casa. L’assistenza è stata affidata alla Croce Rossa e sono state attivate Marina militare, Guardia costiera, Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del fuoco. Le squadre dei Vigili del fuoco sono arrivate anche da Siracusa, Messina e dalla Calabria. Luigi D’Angelo, direttore operativo della Protezione Civile Nazionale, è arrivato a Catania e ha detto che al momento «sono due le priorità: verifiche danni e accoglienza alla popolazione». Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, accompagnato da un gruppo di esperti del dipartimento, dovrebbe arrivare a breve in Sicilia per fare un punto della situazione sui danni e per pianificare gli interventi di sostegno ai cittadini.