L’Arabia Saudita ha rifiutato di estradare in Turchia due persone sospettate di coinvolgimento nell’uccisione di Jamal Khashoggi

Jamal Khashoggi (AP Photo/Virginia Mayo, File)
Jamal Khashoggi (AP Photo/Virginia Mayo, File)

Il ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita ha rifiutato l’estradizione di due persone sospettate di essere coinvolte nell’omicidio di Jamal Khashoggi, il giornalista collaboratore del Washington Post e critico del regime ucciso nel consolato saudita di Istanbul all’inizio dello scorso ottobre. L’estradizione era stata richiesta da un tribunale turco e riguardava l’ex capo dell’intelligence saudita Ahmad al Assiri e l’ex consigliere della corte saudita Saud al Qahtani.

Entrambi sono ritenuti importanti consiglieri e alleati del principe Mohammed bin Salman (spesso abbreviato in MBS), il figlio dell’attuale monarca e ritenuto la figura politica più importante del paese. Secondo la CIA, è stato il principe in persona a ordinare l’omicidio di Khashoggi e lui stesso avrebbe seguito personalmente diverse fasi dell’operazione, tenendosi in contatto con gli uomini inviati a Istanbul per eseguire l’omicidio.