Una corte d’appello spagnola ha confermato la contestata condanna contro i cinque uomini accusati di aver stuprato una donna durante la festa di San Firmino

Una protesta femminista a Madrid, giugno 2018 (Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)
Una protesta femminista a Madrid, giugno 2018 (Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)

Il Tribunale Superiore della Navarra (TSJN), che in Spagna corrisponde a una corte di appello, ha confermato la condanna per abuso sessuale a nove anni di carcere per i cinque uomini accusati di avere stuprato in gruppo una donna di 18 anni nel 2016 durante la festa di San Firmino. Gli uomini facevano parte di un gruppo WhatsApp chiamato “La Manada”, cioè “il branco”. Dopo la conferma della sentenza in diverse città del paese sono state organizzate proteste e manifestazioni.

Gli avvocati dei cinque uomini condannati e quelli dell’accusa hanno detto che faranno ricorso alla Corte Suprema del paese. I cinque uomini – attualmente liberi su cauzione – erano stati condannati in primo grado lo scorso aprile da un tribunale di Pamplona, ma la sentenza aveva provocato grandi proteste: gli uomini erano stati infatti condannati per abuso e non per aggressione sessuale, perché la donna – ripresa dai video di sorveglianza – non si era opposta alla violenza ma aveva mantenuto un atteggiamento passivo: era stata giudicata una normale reazione di shock dai procuratori, ma la difesa aveva parlato di atteggiamento consenziente. Secondo la legge spagnola, abuso sessuale è un reato minore; rispetto all’aggressione sessuale non implica che ci sia stata violenza o intimidazione.

Il caso e il conseguente processo erano stati al centro del dibattito pubblico spagnolo e avevano segnato una svolta nella percezione comune dei casi di violenza sessuale. Il governo spagnolo, in seguito alla sentenza, aveva deciso di modificare le sue leggi sullo stupro, punendo qualsiasi atto sessuale a cui non sia stato dato un consenso esplicito.