Il procuratore speciale Robert Mueller ha accusato Paul Manafort di aver mentito agli investigatori anche dopo il patteggiamento

Paul Manafort a Washington, 23 maggio 2018 (Mark Wilson/Getty Images)
Paul Manafort a Washington, 23 maggio 2018 (Mark Wilson/Getty Images)

Il procuratore speciale Robert Mueller ha accusato l’ex capo della campagna elettorale di Trump Paul Manafort di aver mentito agli investigatori anche dopo il patteggiamento raggiunto a settembre. Mueller, che sta indagando sui rapporti tra il presidente statunitense Donald Trump e la Russia, ha quindi accusato Manafort di aver violato i termini del patteggiamento, con il quale si era impegnato a collaborare alle indagini in cambio di uno sconto di pena. Manafort era a processo per aver fatto lobby negli Stati Uniti per Viktor Yanukovych, l’ex presidente dell’Ucraina, senza informare il dipartimento di Giustizia di questa sua attività come avrebbe dovuto, e si è dichiarato colpevole delle accuse dopo l’accordo raggiunto con Mueller. Un giudice dovrà stabilire se Manafort abbia effettivamente mentito e in quel caso Mueller non sarebbe più vincolato all’accordo e potrebbe chiedere per Manafort una pena più severa: Manafort non potrà invece ritirare la sua ammissione di colpevolezza.