• Mondo
  • Questo articolo ha più di cinque anni

L’Arabia Saudita ha torturato gli attivisti che si erano battuti per estendere alle donne il diritto di guidare nel paese

Per mesi alcuni attivisti per i diritti umani, incarcerati in Arabia Saudita dalla scorsa primavera, sono stati sottoposti a duri interrogatori e torture da parte delle autorità saudite, secondo le informazioni raccolte dall’organizzazione Amnesty International. Tra le persone detenute ci sono almeno 7 uomini e 10 donne, coinvolte nelle iniziative per rimuovere il divieto per le donne di guidare veicoli nel paese. La restrizione è stata rimossa all’inizio dell’estate, ma secondo Amnesty International sarebbe costata agli attivisti una lunga prigionia, durante la quale hanno subìto durissimi interrogatori. Alcune attiviste sono state sottoposte a ripetuti shock elettrici, con effetti invalidanti. Una persona durante un interrogatorio è stata appesa al soffitto, mentre diverse donne hanno subìto molestie di vario tipo durante i loro interrogatori. Le informazioni diffuse da Amnesty International arrivano in un periodo molto complicato per l’Arabia Saudita, al centro di critiche e pressioni internazionali per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi condotto da agenti sauditi nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul, in Turchia.

(MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images)