L’Arabia Saudita ha torturato gli attivisti che si erano battuti per estendere alle donne il diritto di guidare nel paese

(MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images)
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Per mesi alcuni attivisti per i diritti umani, incarcerati in Arabia Saudita dalla scorsa primavera, sono stati sottoposti a duri interrogatori e torture da parte delle autorità saudite, secondo le informazioni raccolte dall’organizzazione Amnesty International. Tra le persone detenute ci sono almeno 7 uomini e 10 donne, coinvolte nelle iniziative per rimuovere il divieto per le donne di guidare veicoli nel paese. La restrizione è stata rimossa all’inizio dell’estate, ma secondo Amnesty International sarebbe costata agli attivisti una lunga prigionia, durante la quale hanno subìto durissimi interrogatori. Alcune attiviste sono state sottoposte a ripetuti shock elettrici, con effetti invalidanti. Una persona durante un interrogatorio è stata appesa al soffitto, mentre diverse donne hanno subìto molestie di vario tipo durante i loro interrogatori. Le informazioni diffuse da Amnesty International arrivano in un periodo molto complicato per l’Arabia Saudita, al centro di critiche e pressioni internazionali per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi condotto da agenti sauditi nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul, in Turchia.