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  • Domenica 11 novembre 2018

In Florida stanno ricontando i voti delle elezioni per il governatore e il Senato

Perché i margini tra i candidati sono molto piccoli: e non è la prima volta che succede

Andrew Gillum il candidato Democratico a governatore della Florida a Tallahassee durante la conferenza stampa del 10 novembre 2018 in cui ha ritrattato il discorso con cui aveva accettato la propria sconfitta elettorale (AP Photo/Steve Cannon)
Andrew Gillum il candidato Democratico a governatore della Florida a Tallahassee durante la conferenza stampa del 10 novembre 2018 in cui ha ritrattato il discorso con cui aveva accettato la propria sconfitta elettorale (AP Photo/Steve Cannon)

In Florida si stanno ricontando i voti delle elezioni per il governatore, per il Senato e per il commissario per l’Agricoltura perché i margini tra i diversi candidati sono molto piccoli. Secondo i risultati non ufficiali riportati da CNN, nelle elezioni per il Senato il governatore Repubblicano uscente Rick Scott avrebbe preso circa 12.500 voti più del senatore Democratico uscente Bill Nelson, cioè circa lo 0,15 per cento in più. Per quanto riguarda le elezioni per il nuovo governatore dello stato, il Repubblicano Ron DeSantis sarebbe davanti al Democratico Andrew Gillum, sindaco di Tallahassee, di quasi 34mila voti, pari allo 0,41 per cento. Per l’elezione per il commissario per l’Agricoltura il margine è ancora più ridotto: 5.326 voti, pari allo 0,06 per cento. Secondo le leggi elettorali bisogna ricontare i voti – con un processo automatizzato – in tutti i casi in cui i margini tra i candidati siano minori dello 0,5 per cento.

Entro giovedì questo riconteggio dovrebbe essere finito: nel caso dei voti delle elezioni per il senatore e quelle per il commissario per l’Agricoltura, avendo un margine minore dello 0,25 per cento, saranno anche controllate manualmente tutte le schede in cui gli elettori hanno selezionato un eccessivo numero di opzioni o non abbastanza, in modo che non vengano commessi errori di conteggio.

La Florida è da sempre uno “swing state”, cioè uno stato in bilico, abituato a elezioni con vittorie di misura. Il caso più celebre è quello delle presidenziali del 2000, quando George W. Bush vinse di soli 537 voti su Al Gore, che dopo settimane di scontri e discussioni e dopo una decisione della Corte Suprema accettò il risultato. La vittoria in Florida determinò l’elezione a presidente di Bush. Dopo l’annuncio del riconteggio, Gillum ha ritrattato la dichiarazione con cui aveva accettato la propria sconfitta qualche ora dopo la chiusura dei seggi.