La distruzione del porto di Rapallo
Una violenta mareggiata ha fatto crollare la diga che proteggeva le barche ormeggiate, tantissime sono state distrutte
Il porto di Rapallo, in Liguria, è stato completamente distrutto da una violenta mareggiata nella notte tra lunedì e martedì. Le onde – che in certi momenti erano alte quasi 10 metri – hanno fatto parzialmente crollare la diga che proteggeva i moli del porto e delle quasi 400 imbarcazioni che ospitava, la metà sono state danneggiate o distrutte. Ci sono stati gravi danni anche su tutto il lungomare e nel comune vicino di Santa Margherita.
Già lunedì pomeriggio, per il peggiorare del tempo, era stata diffusa un’allerta rossa ed era stato sconsigliato a tutti di uscire di casa per evitare situazioni di pericolo. Con la nottata, le condizioni meteorologiche sono però peggiorate su tutta la costa della Liguria e a Rapallo ci sono stati i danni più gravi. Il sindaco Carlo Bagnasco ha parlato di «danni enormi» e ha pubblicato online diversi video che mostrano la situazione dopo la mareggiata di questa notte. Circa 300 metri della diga di sassi e cemento che proteggeva il porto sono crollati, lasciando centinaia di barche esposte alle onde, al vento e ai detriti trasportati dal mare. Nel porto di Rapallo – intitolato al grande progettista di barche Carlo Riva – erano ormeggiate per la maggior parte barche a vela e piccoli motoscafi da diporto. Circa 20 persone che erano a bordo delle loro barche nel porto sono state soccorse dai Vigili del Fuoco dopo il crollo della diga.
Le condizioni del tempo sono state molto difficili in gran parte d’Italia e tra lunedì e martedì in tutto 11 persone sono morte a causa del cattivo tempo. Nonostante un piccolo miglioramento del tempo martedì, da mercoledì è previsto il ritorno della pioggia, soprattutto sul Nord Italia.