Il Patriarca di Costantinopoli ha ufficialmente riconosciuto l’indipendenza della Chiesa ortodossa ucraina

Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo a Istanbul, il primo settembre 2018 (OZAN KOSE/AFP/Getty Images)
Il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo a Istanbul, il primo settembre 2018 (OZAN KOSE/AFP/Getty Images)

Il Patriarca della Chiesa ortodossa di Costantinopoli, Bartolomeo, ha ufficialmente deciso di rendere “autocefala”, cioè indipendente, la Chiesa ortodossa ucraina, che finora dipendeva formalmente da quella russa. Era una decisione che si aspettava da alcuni giorni e che ha prodotto immediatamente delle conseguenze: il portavoce del Patriarca Kirill, capo della Chiesa russa, ha annunciato che presto saranno ufficialmente interrotte le relazioni canoniche con la Chiesa di Costantinopoli.

L’autocefalia della Chiesa ucraina faceva parte del programma elettorale del presidente ucraino Petro Poroshenko per le elezioni del 2019, dato che la Chiesa russa è molto legata al presidente Vladimir Putin e ha usato la sua influenza sulla popolazione ucraina anche per questioni politiche. La Chiesa russa ha commentato la decisione di Bartolomeo dicendo che è «catastrofica» per la Chiesa ortodossa. Non è chiaro cosa succederà ora ma il Patriarca di Mosca, Kirill, aveva già minacciato di interrompere le relazioni con il Patriarcato di Costantinopoli se avesse reso autocefala la Chiesa ucraina.

Nella Chiesa ortodossa, che di fatto è come una federazione di tante Chiese diverse, la figura di maggior prestigio è storicamente quella del Patriarca di Costantinopoli (il vecchio nome di Istanbul), a cui il diritto canonico e la tradizione ortodossa assegnano il titolo di “primo fra pari” tra tutti i patriarchi, arcivescovi e metropoliti che compongono le alte gerarchie della Chiesa ortodossa. Ma cosa questo titoli comporti esattamente è argomento di discussione oramai da quasi un migliaio di anni. Per questo Bartolomeo ha il potere di rendere autocefala un’altra chiesa. Per la precisione poi in Ucraina ci sono tre diverse Chiese ortodosse autonome: una fedele alla Chiesa russa, che è quella con più fedeli, una che si è staccata da Mosca anni fa senza attendere il permesso di Costantinopoli e una terza, sostanzialmente indipendente da tutte le altre. Qui potete leggere delle spiegazioni più lunghe e complete su tutta la faccenda.