(EPA/SEDAT SUNA)

È iniziato lo Hajj

È il pellegrinaggio che ogni musulmano deve fare una volta nella vita e, in questi giorni, lo stanno facendo circa due milioni di persone

In questi giorni sono iniziati ad arrivare in Arabia Saudita i primi tra i circa due milioni di pellegrini attesi a La Mecca per lo Hajj, il consueto pellegrinaggio annuale verso la città sacra per i fedeli dell’Islam. Lo Hajj (la cui radice in arabo significa “dirigersi verso”) è il quinto pilastro dell’Islam e deve essere compiuto almeno una volta nella vita da ogni musulmano a patto che le sue condizioni di salute e i suoi mezzi economici glielo consentano. Si svolge tra l’ottavo e il tredicesimo giorno dell’ultimo mese del calendario islamico – che nel 2018 vanno dal 19 al 24 agosto – e rappresenta un momento di purificazione per i fedeli, che durante il viaggio chiedono perdono per i loro peccati e vengono purificati attraverso la celebrazione di preghiere e riti.

La destinazione finale del pellegrinaggio è la Grande Moschea della Mecca, dove si trova la Ka’bah, un edificio cubico nero situato al centro del grande cortile della moschea e venerato da tutti i musulmani.

La religione islamica permette a chi ne sia impedito fisicamente ma ne abbia la possibilità economica di delegare qualcun altro all’assolvimento dell’obbligo religioso, i cui vantaggi spirituali andranno a chi abbia provveduto al pagamento del viaggio e al mantenimento sul posto della persona incaricata. È anche possibile lasciare appositi fondi in eredità perché il rito sia compiuto in nome e a vantaggio di un morto.

Ogni pellegrino deve vestirsi usando solo due pezze di stoffa non cucite di color bianco, una per cingersi i fianchi (chiamata izar) e l’altra per coprire il tronco e la spalla sinistra, lasciando libero il braccio destro (rida’). Chiunque abbia adempiuto all’obbligo del Hajj acquista un merito particolare: ha diritto a indossare un copricapo che ricordi l’assolvimento dell’obbligo ed è insignito del titolo onorifico di Ḥājjī (pellegrino del hajj).

Lo Hajj dura in tutto cinque giorni ed è scandito rigidamente da una serie di riti, divieti e preghiere. Fra le novità di quest’anno, a La Mecca sono state predisposte delle mini-capsule per pisolini (simili a quelle che trovate in alcuni grandi aeroporti) per accogliere alcuni dei molti pellegrini previsti.

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