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  • Giovedì 9 agosto 2018

Un attacco in Yemen ha ucciso molti bambini

Uno scuolabus è stato colpito da un bombardamento aereo probabilmente compiuto dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita: ci sono decine di morti

Un bambino ferito nel bombardamento circondato da tre medici in un ospedale della provincia di Saada (STRINGER/AFP/Getty Images)
Un bambino ferito nel bombardamento circondato da tre medici in un ospedale della provincia di Saada (STRINGER/AFP/Getty Images)

Questa mattina c’è stato un bombardamento nella provincia di Saada, nello Yemen settentrionale. Nell’attacco è stato colpito uno scuolabus con molti bambini: secondo le prime informazioni – alcune diffuse dalla Croce Rossa Internazionale altre dal governo guidato dai ribelli houthi, una delle due fazioni che stanno combattendo la guerra in Yemen – ci sarebbero decine di persone uccise, molti dei quali bambini con meno di 10 anni. Il bombardamento è stato probabilmente compiuto dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita che appoggia il governo dell’ex presidente yemenita Abdel Rabbo Mansour Hadi, nemico dei ribelli houthi.

Il governo guidato dai ribelli houthi, che da diverso tempo controlla la capitale Sana’a, ha detto che nell’attacco sono state uccise 43 persone e ferite altre 61. La coalizione guidata dall’Arabia Saudita ha confermato di avere compiuto un attacco nella provincia di Saada, ma ha specificato di avere colpito delle strutture lanciamissili: l’attacco, ha aggiunto, è stato realizzato come ritorsione per il lancio di alcuni missili balistici da parte dei ribelli houthi verso la città di Jizan, nel sud dell’Arabia Saudita.

La coalizione guidata dai sauditi ha sempre negato di voler colpire volontariamente i civili yemeniti, ma diverse organizzazioni per la difesa dei diritti la accusano di avere bombardato in passato mercati, scuole, ospedali e aree residenziali. Da quando i ribelli houthi hanno preso il controllo della capitale Sana’a, nel 2014, in Yemen sono state uccise quasi 10mila persone, di cui la stragrande maggioranza civili: l’Arabia Saudita è intervenuta un anno dopo, ma finora non è riuscita a riprendere il controllo del paese.