Il primo attentato in Tagikistan rivendicato dall’ISIS

Un giorno fa sono stati uccisi quattro ciclisti occidentali a sud della capitale: la polizia locale accusa però un partito di opposizione

Immagine tratta dal video dell'attacco diffuso da Radio Free Europe
Immagine tratta dal video dell'attacco diffuso da Radio Free Europe

Quattro ciclisti occidentali sono stati uccisi domenica a 250 chilometri a sud di Dushanbe, la capitale del Tagikistan. I funzionari tagiki hanno detto che i quattro ciclisti – due americani, uno svizzero e un olandese – sono stati attaccati con coltelli e armi da fuoco dopo essere stati investiti da un’auto. Di un pezzo dell’attacco c’è anche un video, girato da alcune persone che si trovavano lì vicino e pubblicato da Radio Free Europe (il video non è chiarissimo e non è chiara nemmeno la sua provenienza, ma sembra corrispondere alla dinamica dell’attacco: si può vedere qui). Secondo funzionari tagiki, due sospetti sono stati uccisi e altri quattro sono stati arrestati.

Non è ancora chiaro chi abbia compiuto l’attentato. Lunedì lo Stato Islamico (o ISIS) ha rivendicato l’attacco, ma come succede spesso non ha diffuso prove che confermino la sua versione. Martedì la polizia tagika ha detto invece che uno degli attentatori appartiene al Partito di rinascita islamica, forza politica di opposizione fuorilegge dal 2015, e che si è addestrato in Iran, paese che ha relazioni pessime col Tagikistan. Anche la polizia tagika, comunque, non ha fornito alcuna prova e non è chiaro se le informazioni diffuse corrispondano alla realtà o se siano state pensate per colpire il Partito di rinascita islamica.