La Corte Suprema indiana deciderà se decriminalizzare i rapporti sessuali gay

Sono ancora illegali per via di una legge arcaica e scarsamente applicata, che però causa ancora ingiustizie e abusi

Attivisti per i diritti LGBTQ davanti alla Corte Suprema indiana martedì 10 luglio (AP Photo/Altaf Qadri)
Attivisti per i diritti LGBTQ davanti alla Corte Suprema indiana martedì 10 luglio (AP Photo/Altaf Qadri)

Martedì davanti ai giudici della Corte Suprema dell’India è iniziato il processo che potrebbe portare alla decriminalizzazione dei rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. In India i rapporti sessuali gay sono illegali dalla fine del’Ottocento, quando fu introdotta la cosiddetta Section 377 che vieta tutti i rapporti sessuali “contro natura” e prevede pene che possono arrivare al carcere a vita. La legge – che fu approvata quando l’India era una colonia britannica – è ormai scarsamente applicata ma porta a qualche condanna e rende molto difficile la vita di gay e lesbiche nel paese. Stupri e abusi di qualunque tipo, per esempio, vengono raramente denunciati perché le vittime temono di essere arrestate in base alla Section 377. La decisione dei giudici dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.