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  • Venerdì 29 giugno 2018

L’uomo che a Londra spinse una donna sotto un autobus, non si sa chi sia

Tutte le piste si sono esaurite: c'è un video visto milioni di volte, sono state indagate 50 persone, un uomo è stato arrestato ma ingiustamente

La polizia britannica ha deciso di chiudere l’inchiesta per identificare un uomo che, mentre faceva jogging nel maggio del 2017 sul ponte di Putney, nella zona sud-ovest di Londra, ha rischiato di uccidere una donna. La scena era stata ripresa dalle telecamere di sicurezza e il video era stato visto milioni di volte online. Dopo aver indagato su 50 persone, e aver ingiustamente arrestato un uomo che aveva però dimostrato di essere negli Stati Uniti al momento dell’episodio, la polizia ha fatto sapere che tutte le piste non hanno portato a nulla e che non c’è modo di trovarne altre.

Dai video si vede una donna camminare in direzione opposta a quella dell’uomo che faceva jogging. Si vede anche che la donna non ingombra affatto il cammino dell’uomo che però, ugualmente, la spinge per terra con un colpo secco e violento. La donna cade all’indietro e finisce sulla traiettoria di un autobus che stava passando proprio in quel momento. Soltanto grazie ai riflessi dell’autista, che sterza immediatamente, la donna non viene investita e si ferisce solo lievemente.

I passeggeri scendono per aiutare la donna a rialzarsi. Circa 15 minuti dopo, l’uomo che l’aveva spinta ripassa nello stesso punto. Lei cerca di parlargli, ma lui la ignora, proseguendo la sua corsa.

L’episodio era avvenuto il 5 maggio del 2017 ma venne stato reso pubblico tre mesi dopo, in agosto, quando la polizia diffuse il video chiedendo a chiunque riconoscesse l’uomo di farsi avanti e denunciarlo. L’uomo ha circa trent’anni, è bianco, ha occhi e capelli castani. Nell’inchiesta sono state indagate 50 persone e un uomo statunitense di 41 anni che vive a Londra è stato anche arrestato ma poi rilasciato quando ha dimostrato che si trovava all’estero al momento dei fatti. La polizia ha dunque fatto sapere che, poiché non è stato identificato nessun sospetto e non c’è modo di proseguire nell’indagine, l’inchiesta è stata chiusa: se dovesse arrivare qualche nuova informazione sarà riaperta.