Arriva Iliad, nuovo operatore mobile a basso costo
Dopo avere stravolto il mercato della telefonia mobile in Francia, parte in Italia con promesse ambiziose e un'offerta aggressiva da 5,99 euro al mese, "per sempre"
La società di telefonia francese Iliad ha presentato martedì la sua prima offerta in Italia, annunciando l’obiettivo molto ambizioso di cambiare il mercato della telefonia mobile con una maggiore trasparenza e senza costi aggiuntivi imprevisti. L’offerta di Iliad, che negli ultimi anni ha stravolto il mercato francese, è piuttosto aggressiva: ha un costo mensile di 5,99 euro, e gli altri operatori attivi in Italia temono le complicazioni che potrebbe portare l’arrivo del nuovo concorrente. La strategia di Iliad per l’Italia sembra del resto molto simile a quella seguita in Francia: partire con tariffe molto basse per attirare il maggior numero possibile di nuovi abbonati, sui quali costruire la base per le espansioni successive del marchio.
Iliad è un gruppo fondato nel 1991 dall’affarista francese Xavier Niel, che alla fine degli anni Novanta ha introdotto il marchio Free in Francia con servizi per telefonia fissa e in seguito per quella mobile. In Italia il marchio Free è di proprietà di Vodafone, quindi l’azienda è stata costretta a mantenere il nome del gruppo che la controlla.
L’offerta di partenza presentata martedì a Milano costa 5,99 euro al mese e comprende 30 Gigabyte di traffico internet e minuti ed SMS illimitati. Non sono previsti costi aggiuntivi per segreteria telefonica, hotspot e altri servizi, e Iliad si impegna a mantenere la tariffa “per sempre” senza cambiarla nei prossimi anni per chi si è già abbonato. È una differenza interessante rispetto agli altri operatori, che si riservano di cambiare unilateralmente le loro offerte già attive verso i clienti. L’offerta “per sempre” sarà al momento riservata al primo milione di nuovi clienti: in questo modo Iliad confida di raccogliere molto velocemente nuovi contratti ed entrare subito in concorrenza con gli altri operatori.
Le SIM di Iliad da mettere nel proprio smartphone possono essere acquistate sul sito dell’azienda oppure tramite le “simbox”, una sorta di distributori automatici che la società ha iniziato a installare in diverse città italiane. L’idea è mantenere una struttura leggera e snella nella rete distributiva, proprio per ridurre al minimo i costi e di conseguenza poter mantenere tariffe basse per i clienti. La società avrà alcuni negozi fisici, tra gli altri a Roma, Catania e Milano.
Durante la presentazione dell’azienda l’amministratore delegato di Iliad Italia, Benedetto Levi (29 anni), ha detto che: “Gli utenti sono stufi della poca chiarezza nel settore. C’è chi ha fatto i conti: per verificare in modo esaustivo tutte le tariffe disponibili in Italia e capire qual è la più conveniente servirebbero 25 ore di studio”. Levi ha detto che Iliad vuole dimostrare che “si possono fare le cose in modo differente”.
Non è ancora chiaro se Iliad riuscirà a riscuotere un buon successo in Italia, dove la concorrenza tra gli operatori telefonici è già alta e i prezzi sono tutto sommato bassi, se confrontati con quelli di altri paesi. In Francia la società ha avuto successo in parte perché dieci anni fa le tariffe erano molto più costose, soprattutto per Internet, e c’erano quindi buoni margini per offrire tariffe competitive.
Iliad in Italia è attiva con una propria rete mobile, quindi non è un operatore virtuale che si appoggia direttamente su altri operatori già esistenti. Questo dovrebbe consentire all’azienda di avere un maggiore controllo sulla propria infrastruttura, ma per ora ci sono dubbi sulla sua capacità di coprire tutta Italia. La società ha rilevato parte dei ripetitori ceduti da Wind-3 dopo la loro fusione e diventati non più necessari. Dove però non ha propri ripetitori, Iliad dovrà affidarsi a Wind per una copertura in roaming, simile a come faceva 3 negli anni scorsi appoggiandosi prima a TIM e poi a Wind (non sarà evidente il passaggio di rete, né ci saranno costi aggiuntivi come accadeva con 3). Sulla copertura Iliad non ha ancora fornito informazioni molto chiare e potrebbe essere questo il suo punto debole, in un paese dove per motivi geografici non è sempre facile avere un segnale per telefonare e navigare.