(LUK BENIES/AFP/Getty Images)

Il Giro d’Italia, da qui in poi

Le tappe che saranno decisive per la Maglia rosa, e i ciclisti che potrebbero indossarla

La 101ª edizione del Giro d’Italia, la corsa a tappe più prestigiosa al mondo insieme al Tour de France, è arrivata più o meno a metà: si sono corse nove tappe delle 21 totali, tra cui una cronometro (a Gerusalemme, nella prima partenza fuori dall’Europa di una delle grandi corse a tappe) e tre arrivi in salita: sull’Etna, sul Gran Sasso e a Montevergine di Mercogliano. Prima della passerella conclusiva nel centro di Roma il 27 maggio, rimangono un’altra cronometro di 34 chilometri, tra Trento e Rovereto e altri cinque arrivi in salita, in tappe che metteranno in fila diverse migliaia di metri di dislivello, da fare con gambe già affaticate da migliaia di chilometri di corsa. Insomma: il bello deve ancora venire, e quello che è successo finora ha fatto capire che quello che deve venire sarà effettivamente bello. Soprattutto perché ci sono ancora almeno sei-sette corridori che possono legittimamente pensare di poter vincere questo Giro d’Italia.

In una grande corsa a tappe come il Giro d’Italia ci sono tante gare in una – per una vittoria di tappa, per una maglia – e una gara più importante di tutte, quella per la Maglia rosa. Abbiamo messo in ordine le tappe che saranno decisive per la Maglia rosa e i ciclisti che potrebbero indossarla in qualche tappa e magari anche alla fine, vincendo così la classifica generale.

Quando e dove
Nel ciclismo può succedere tutto, sempre: grandi corridori hanno trasformato tappe da niente in tappe storiche, c’è chi ha perso un Grande Giro perché gli scappava la pipì e chi l’ha vinto nonostante la cacca. Ma è ben più probabile che le cose davvero importanti succederanno in una di queste tappe: sono quelle per cui vale la pena sbirciare lo streaming durante la lezione, prendere il pomeriggio libero o mentire al capo per seguire almeno gli ultimi chilometri.

Chi

A inizio giro molti si sarebbero aspettati di vedere, ora, il britannico Chris Froome in Maglia rosa, perché nel 2017 ha vinto il Tour e la Vuelta, gli ultimi due grandi giri del ciclismo, e perché è finalmente tornato al Giro (dopo esserci stato nel 2010) per fare tripletta. In Maglia rosa oggi c’è invece un altro britannico, Simon Yates, ma quello che molti esperti continuano a considerare favorito è il vincitore del Giro del 2017, l’olandese Tom Dumoulin.

La cosa bella, comunque, è che ci sono tanti corridori che in salita sembrano essere più o meno allo stesso livello. Alcuni sembrano essere oggi troppo in forma per resistere così fino alla fine, quando altri – ora meno in forma – potrebbero essere al meglio. Questi sono i principali favoriti, a oggi.

Quando e dove + Chi
Negli ultimi anni era spesso capitato che ci fosse un corridore più forte di tutti (quasi sempre Froome) e gli altri a provare a batterlo. Quest’anno il più forte è al momento undicesimo in classifica, a due minuti e mezzo dal primo. E l’altro più forte (Dumoulin) è circondato da corridori che sembrano poterlo staccare in salita. E i primi due in classifica sono nella stessa squadra, così da potersi permettere varie soluzioni tattiche. Molti appassionati negli ultimi anni hanno dimostrato una certa insofferenza per come la Sky, la squadra di Froome, tendeva a controllare le corse, per scortare fino agli ultimi chilometri il suo capitano. Ora la Sky – che continua a essere fortissima e Cycling Weekly ha definito «un’arma carica a uno scontro tra coltelli» – dovrà cambiare tattica e anziché controllare la corsa dovrà provare a ribaltarla. Con possibili inserimenti di altri corridori come Lopez, Pozzovivo o Aru che hanno poco da perdere. Come sempre, ogni tattica ha bisogno di fiato e gambe, ma in linea di massima saranno belle tappe: movimentate, aperte e combattute.

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