La disoccupazione giovanile in Italia è scesa ai minimi dal 2011

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT, a marzo 2018 il tasso di disoccupazione giovanile è sceso dello 0,9 per cento raggiungendo il 31,7 per cento, il valore minimo da dicembre 2011. Il tasso di disoccupazione generale è invece rimasto stabile all’11 per cento. È aumentato il numero degli occupati: rispetto a febbraio ce ne sono 62 mila in più, un aumento dello 0,2 per cento che porta il totale delle persone che lavorano in Italia al massimo dal 2008.

L’aumento degli occupati sembra derivare dalla riduzione degli inattivi, cioè coloro che non lavorano e non sono alla ricerca attiva di un lavoro (i disoccupati sono invece coloro che non hanno un lavoro, ma che ne stanno cercando uno). Il calo degli inattivi riguarda tutte le fasce di età, tranne quella 15-24 anni. Per quanto riguarda l’aumento dei lavoratori, le fasce di età da cui provengono i nuovi occupati sono soprattutto quella 25-34 anni e quella over 50. La stragrande maggioranza di loro ha un lavoro autonomo.