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  • Mercoledì 18 aprile 2018

Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati

La prima donna presidente del Senato ha 71 anni ed è in Forza Italia dalla nascita del partito: le è stato affidato un "mandato esplorativo"

Fabio Cimaglia / LaPresse
Fabio Cimaglia / LaPresse

Nella mattinata di mercoledì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati un “mandato esplorativo” per cercare una maggioranza parlamentare in grado di dare la fiducia a un nuovo governo. Non si tratta di un vero incarico di formazione del governo: Casellati avrà il compito di sostituirsi al presidente della Repubblica nello svolgere le consultazioni e i negoziati tra le forze politiche, e dovrà riferire i risultati entro venerdì. È la seconda donna nella storia della Repubblica a ricevere un mandato esplorativo: la prima fu l’allora presidente della Camera Nilde Iotti, nel 1987.

Casellati era stata eletta presidente del Senato il 24 marzo scorso grazie a un accordo tra la coalizione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle, che aveva portato anche all’elezione di Roberto Fico a presidente della Camera. L’accordo sui nomi era stato raggiunto quando Silvio Berlusconi e Forza Italia avevano accettato di rinunciare al loro candidato iniziale, Paolo Romani, che il Movimento 5 Stelle non voleva votare. Nonostante quell’intesa, fin qui centrodestra e Movimento 5 Stelle non sono riusciti a mettersi d’accordo anche per formare un governo.

Maria Elisabetta Alberti Casellati è una senatrice di Forza Italia di 71 anni. È nata nel 1946 a Rovigo, vive a Padova ed è la prima donna a presiedere il Senato nella storia della Repubblica: è avvocata e questa legislatura è la sua sesta da senatrice. Ha fatto parte del Parlamento dal 1994 a oggi, fatta eccezione per la tredicesima legislatura (quella iniziata nel 1996).

Si è laureata in giurisprudenza e in diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense e per diversi anni ha praticato come matrimonialista. Entrò a far parte di Forza Italia nel 1994, diventandone segretaria al Senato. Durante la sua carriera politica è stata anche sottosegretario prima alla Salute e poi alla Giustizia. Dal 2001 al 2006 Casellati è anche stata vice-capogruppo di Forza Italia. Nel 2014 il Parlamento riunito in seduta comune l’aveva votata tra i membri laici – cioè non provenienti dalla magistratura – del Consiglio Superiore della Magistratura. Sul sito Open Parlamento è possibile trovare più informazioni sui voti e le attività di Alberti Casellati nelle precedenti legislature.

Casellati è considerata molto vicina a Silvio Berlusconi e, più nello specifico, a Niccolò Ghedini. Nel novembre 2017 Marianna Rizzini l’aveva descritta così sul Foglio:

«Nessuno può dire che Casellati non sia stata alfiere del berlusconismo: il grande pubblico l’ha conosciuta come una delle punte televisive dell’area Cav. negli anni duri dei post-it gialli, delle dieci domande, dei processi, delle vere o presunte critiche anti-B. presso le alte cancellerie europee, fino al giorno del 2013 in cui, scontrandosi con Marco Travaglio in uno studio di La7, durante la trasmissione “Otto e mezzo”, il futuro direttore del Fatto se ne uscì con la frase “questa signora dice puttanate”, e Casellati alzò lo sguardo verso Lilli Gruber per rispondere “forse me ne vado io”».

Casellati è stata per alcuni anni uno dei politici di Forza Italia a andare più spesso in televisione.

Dopo la sua nomina a presidente del Senato hanno cominciato a circolare sui social network diverse sue dichiarazioni ostili ai matrimoni gay. Nel 2016, ospite al convegno “La famiglia è una. I diritti sono per tutti”, disse: «La famiglia non è un concetto estensibile. Lo Stato non può equiparare matrimonio e unioni civili, né far crescere un minore in una coppia che non sia famiglia. Le diversità vanno tutelate ma non possono diventare identità, se identità non sono».