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ERIC CABANIS/AFP/Getty Images

L’attentato a Trèbes, in Francia

Questa mattina un uomo franco marocchino di 26 anni ha sparato ad alcuni poliziotti e preso degli ostaggi, uccidendo tre persone: l'attacco è stato rivendicato dall'ISIS

Questa mattina un uomo, poi identificato come Redouane Lakdim, franco marocchino di 26 anni, ha ucciso tre persone in altrettanti attacchi nelle città di Carcassonne e Trèbes, nel dipartimento di Aude, nel sud della Francia. Gli attacchi, che il governo francese ha definito “attentati terroristici”, sono stati rivendicati dallo Stato Islamico (o ISIS). Lakdim è stato poi ucciso in un’operazione di polizia.

Il primo attacco è stato compiuto a Carcassonne, quando Lakdim ha rubato una macchina, una Opel Corsa, con a bordo due persone: ha ucciso il passeggero e ferito il conducente. Poi, con la stessa auto, ha seguito quattro agenti di polizia che stavano facendo jogging e ha cominciato a sparare: ne ha ferito uno, che ora si trova in ospedale in condizioni serie ma non in pericolo di vita. Lakdim si è poi spostato in auto a Trèbes, un paesino a una decina di chilometri di distanza da Carcassonne. È entrato in un supermercato armato e ha preso degli ostaggi, anche se alcune persone, grazie al tempestivo intervento della polizia, sono riuscite a scappare.

Diversi testimoni hanno raccontato che Lakdim ha urlato “Allah akbar” e ha rivendicato la sua appartenenza allo Stato Islamico (o ISIS). Un tenente colonnello della gendarmeria francese è riuscito ad avvicinarsi a Lakdim, facendosi prendere come ostaggio al posto di un civile: ha lasciato il suo cellulare con la chiamata aperta, permettendo alla gendarmeria di capire cosa stava succedendo all’interno del supermercato. Quando gli agenti fuori dall’edificio hanno sentito degli spari, sono intervenuti e hanno ucciso Lakdim. Nel frattempo, però, Lakdim aveva ucciso due persone.

Ad attacco finito il ministro degli Interni francese, Gérard Collomb, ha confermato l’identità dell’assalitore e il numero di morti. Ha detto che Lakdim ha agito da solo e che era conosciuto alle forze di sicurezza francesi per avere commesso in precedenza piccoli reati. Nonostante inizialmente fosse stato detto diversamente, non sembra quindi che Lakdim fosse una delle persone tenute sotto controllo dall’intelligence francese perché sospettate di attività terroristiche.

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