Il presidente del Myanmar, Htin Kyaw, si è dimesso

Htin Kyaw a Rangoon, 1 gennaio 2018
(YE AUNG THU/AFP/Getty Images)
Htin Kyaw a Rangoon, 1 gennaio 2018 (YE AUNG THU/AFP/Getty Images)

Il presidente del Myanmar – lo stato di 51 milioni di abitanti nel sudest dell’Asia noto anche come Birmania – si è dimesso con effetto immediato: la decisione è stata comunicata sulla pagina Facebook dell’Ufficio presidenziale.

Htin Kyaw ha 71 anni, è un intellettuale ed è un amico di infanzia di Aung San Suu Kyi: era stato eletto nell’aprile del 2016 ed era diventato il primo civile a ricoprire l’incarico dopo più di 50 anni di presidenti legati alla giunta militare che controllava il paese. Il nuovo presidente dovrà essere eletto entro sette giorni.

Nonostante a un certo punto sembrasse possibile, Aung San Suu Kyi non aveva potuto essere eletta presidente: è vedova di Michael Aris, professore a Oxford, e da lui ha avuto due figli che sono cittadini britannici. Una clausola della Costituzione del Myanmar impedisce a chi ha figli o parenti che abbiano “giurato fedeltà” a un’altra nazione di diventare presidente. Nel 2016 Aung San Suu Kyi aveva comunque promesso di guidare “dall’alto” il presidente, e secondo molti osservatori così è stato.