Le elezioni che verranno

Se non vi è bastata, tra poco si torna a votare: il 22 aprile in Molise, il 29 in Friuli-Venezia Giulia, tra maggio e giugno in quasi 800 comuni

(ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)
(ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

A due settimane dalle elezioni politiche del 4 marzo, continua a non essere chiaro quale potrebbe essere la maggioranza parlamentare in grado di sostenere il prossimo governo in Italia. Ma nonostante difficoltà e incertezze che ci aspettano nelle prossime settimane, i principali partiti si stanno già preparando alle prossime elezioni. Tra il prossimo aprile e giugno, infatti, si voterà per altre importanti consultazioni: le elezioni regionali in Molise, che si terranno il 22 aprile, quelle in Friuli Venezia Giulia, che si terranno una settimana dopo, il 29, e le amministrative in 794 comuni, che si svolgeranno tra maggio e giugno e riguarderanno anche città importanti come Catania, Messina, Brescia, Vicenza e Pisa.

22 aprile, elezioni in Molise
La prima di queste consultazioni sarà in Molise domenica 22 aprile. Con 300 mila abitanti, il Molise è la seconda regione più piccola d’Italia dopo la Valle d’Aosta. Il Partito Democratico ha candidato Paolo di Laura Frattura, il presidente uscente che in un primo momento aveva annunciato di non volersi ricandidare, ipotizzando al suo posto una candidatura di Antonio Di Pietro.

Frattura ha 55 anni è figlio dell’ex presidente della regione, Fernando di Laura Frattura. Nel 2000 e nel 2001 si candidò al consiglio regionale con Forza Italia, ma senza essere eletto. Nel 2011 si candidò come presidente della regione per il centrosinistra, venendo battuto dal candidato del centrodestra Michele Iorio. Nel 2012, con un ricorso al TAR e poi al Consiglio di stato, riuscì a far invalidare le elezioni e, nel 2013, si candidò presidente per la seconda volta riuscendo a farsi eleggere presidente.

Contro di lui il centrodestra ha candidato Donato Toma, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Campobasso. Il Movimento 5 Stelle ha scelto invece Andrea Greco, un attore teatrale di 32 anni. Al momento sembrano essere loro i favoriti per il voto del 22 aprile: alle politiche del 4 marzo il Movimento ha raccolto in Molise il 44,7 per cento dei voti, mentre il centrodestra è arrivato quasi al 30 per cento. Il centrosinistra, invece, si è fermato al 18 per cento.

29 aprile, elezioni in Friuli Venezia Giulia
Una settimana dopo il Molise si voterà in Friuli Venezia Giulia. La presidente uscente del PD, Debora Serracchiani, ha rinunciato a candidarsi per un secondo mandato e al suo posto il PD sosterrà l’attuale vicepresidente, Sergio Bolzonello. Dopo lunghe trattative tra Forza Italia e Lega, il centrodestra ha deciso di candidare l’ex presidente della regione Renzo Tondo, rappresentante di una lista locale considerato più vicino a Forza Italia che alla Lega.

Il Movimento 5 Stelle ha candidato Alessandro Fraleoni Morgera, ricercatore dell’Università di Trieste, scelto dopo la bocciatura da parte di Luigi Di Maio della candidatura del suo unico avversario interno, Fabrizio Luches. Le ragioni dell’esclusione di Luches non sono chiare e lui stesso ha detto di non aver ricevuto spiegazioni da parte del Movimento. Per protesta contro l’esclusione, un consigliere comunale e un consigliere regionale hanno deciso di sospendersi dal Movimento.

Anche in Friuli Venezia Giulia, stando ai dati delle elezioni di domenica scorsa, non sembrano esserci possibilità per il centrosinistra. Alle politiche la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 43 per cento dei voti, il Movimento 5 Stelle il 24 e il centrosinistra soltanto il 23 per cento.

Maggio-giugno, amministrative in 794 comuni
Il ministero dell’Interno non ha ancora deciso quando si svolgeranno le elezioni per rinnovare i consigli comunali e i sindaci di 794 comuni. Nella maggior parte di questi comuni si votò tra il 26 e il 27 maggio del 2013, quindi le prossime elezioni saranno probabilmente fissate tra la fine di maggio e il primo fine settimana di giugno (le regioni a statuto speciale, però, potrebbero scegliere un’altra data). Qui c’è l’elenco di tutti i comuni che andranno al voto. Il più grande, con quasi 300 mila abitanti, è Catania; il più piccolo è Castelmagno, 62 abitanti in provincia di Cuneo.

Tra i comuni più grandi che andranno a votare ci saranno Messina, Brescia, Siracusa, Vicenza, Terni, Ancona, Udine, Barletta, Brindisi, Torre del Greco in provincia di Napoli, Pisa, Treviso, Cinisello Balsamo in provincia di Milano, Ragusa e Altamura, in provincia di Bari. Si voterà anche in altri sette capoluoghi di provincia: Trapani, Massa, Viterbo, Teramo, Avellino, Siena e Imperia.