Salvini dice che per il governo «escluso il PD, tutto è possibile»

Lo ha detto rispondendo a una domanda in cui gli veniva chiesto se fosse possibile un governo con il Movimento 5 Stelle

(AP Photo/Domenico Stinellis)
(AP Photo/Domenico Stinellis)

Oggi Matteo Salvini ha parlato delle alleanze necessarie a formare un governo, mentre rispondeva alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa nella sede dell’Associazione della stampa estera a Roma. A chi gli chiedeva della possibilità che la Lega trovasse un accordo per formare un governo con il Movimento 5 Stelle, Salvini ha risposto.

«Escluso il PD, tutto è possibile»

Salvini ha ribadito anche che per lui non è fondamentale essere il capo del prossimo governo. «Non mi alzo la mattina dicendo “Matteo deve andare al governo”», ha detto, aggiungendo però che gli elettori hanno affidato a lui il mandato di formare un governo e che quindi farà «tutto quello che è umanamente e democraticamente possibile per tenere fede a questo mandato». Salvini ha fatto capire che è disponibile alle trattative con tutte le forze politiche, a parte il PD, senza porre condizioni che lo riguardino personalmente. Salvini ha spiegato che lui e la Lega lavoreranno «nelle prossime settimane per trovare una maggioranza» discutendo con chiunque altro, il che significa essenzialmente trattare con il Movimento 5 Stelle.

Per quanto le parole di Salvini facciano pensare a una possibile alleanza tra Lega e Movimento 5 Stelle, che hanno da soli i numeri per governare, rispondendo a un’altra domanda Salvini ha detto che la Lega non farà alleanze che non includano il resto del centrodestra. A un giornalista che gli chiedeva se fosse possibile un’alleanza della sola Lega con altri partiti, Salvini ha risposto seccamente «no». Poi però ha concluso la conferenza stampa con una risposta enigmatica: «In Italia le cose cambiano in fretta nel giro di qualche settimana, dovrete avere pazienza». Ieri, sempre alla sede dell’Associazione della stampa estera, il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio aveva detto che l’unico governo che il Movimento 5 Stelle accetterà è quello guidato dallo stesso Di Maio, ma che per sostenerlo sono disposti ad accettare i voti di qualsiasi altra forza politica.

Salvini e Di Maio dovrebbero parlarsi già oggi. Il segretario della Lega ha detto che gli telefonerà oggi stesso per iniziare a trattare sulla scelta dei presidenti di Camera e Senato, che dovranno essere decisi dopo l’insediamento del Parlamento, il prossimo 23 marzo. Salvini ha detto che nel corso di una riunione con gli altri leader del centrodestra, avvenuta ieri sera, ha ricevuto l’incarico di trattare per conto della coalizione sulla scelta dei presidenti e ha sottolineato che è una decisione separata da quella che riguarderà la formazione di una nuova maggioranza di governo.

Oggi, anche i nuovi capigruppo del Movimento 5 Stelle in parlamento, Danilo Toninelli al Senato e Giulia Grillo alla Camera, hanno detto che inizieranno a interpellare le altre forze politiche per scegliere i due presidenti. Salvini ha detto che parlerà della presidenza delle Camera anche con il vicesegretario del PD Maurizio Martina (che guida il PD dopo le dimissioni del segretario Renzi, qui trovate un suo profilo) e con Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali.