L’esercito siriano e i suoi alleati hanno riconquistato un terzo di Ghouta orientale, controllata dai ribelli

Un soldato siriano a Ghouta orientale (STRINGER/AFP/Getty Images)
Un soldato siriano a Ghouta orientale (STRINGER/AFP/Getty Images)

L’esercito siriano e i suoi alleati hanno riconquistato circa un terzo di Ghouta orientale, l’area controllata dai ribelli alla periferia di Damasco, la capitale della Siria. Nelle ultime due settimane, ha detto l’Osservatorio siriano dei diritti umani, organizzazione non governativa filo-ribelli con sede a Londra, almeno 700 persone sono state uccise a Ghouta orientale, per lo più a causa dei bombardamenti degli aerei siriani e russi. Inizialmente alcuni funzionari dell’ONU avevano detto di non avere ricevuto l’autorizzazione dal governo siriano per mandare una quarantina di camion carichi di beni di prima necessità nella città di Douma, che si trova a Ghouta orientale, ma poi 46 mezzi hanno cominciato a entrare nell’area. Tuttavia un funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha detto a Reuters che il 70 per cento dei beni di prima necessità, tra cui materiale chirurgico e kit di primo soccorso, sono stati requisiti dal governo siriano per evitare che finiscano in mano a ribelli.

Con il proseguimento dei bombardamenti e la mancanza di aiuti umanitari (i camion di oggi sono i primi che arrivano da metà febbraio), la popolazione civile si trova da mesi in una situazione gravissima e non è chiaro come o se si potrà trovare una soluzione.