Come sono i nuovi Samsung Galaxy S9 e S9+

Sono stati appena presentati a Barcellona e sfideranno ancora gli iPhone di Apple

(LLUIS GENE/AFP/Getty Images)
(LLUIS GENE/AFP/Getty Images)

I nuovi Samsung Galaxy S9 e S9+ sono stati presentati ieri nel corso di un evento organizzato in occasione del Mobile World Congress, la più importante fiera al mondo di telefoni cellulari che si tiene ogni anno a Barcellona, in Spagna. I due nuovi smartphone avranno il compito non semplice di fare concorrenza diretta agli iPhone, ma soprattutto di ripetere i successi ottenuti nel 2017 dai loro predecessori: i Galaxy S8 e S8+, che hanno contribuito a rilanciare il marchio di Samsung e a far dimenticare il disastro dei Galaxy Note 7, con le loro batterie difettose esplosive. I Galaxy S9 e S9+ sono chiari eredi dei modelli dell’anno scorso: Samsung ha lavorato per rifinirli e migliorarli, mantenendo più o meno gli stessi formati.

Design
Soprattutto il Galaxy S9 è esteticamente tale e quale al Galaxy S8, quasi indistinguibile a una prima occhiata. Samsung dice di avere lavorato per rendere migliore lo schermo, che ricopre quasi completamente la parte frontale del telefono fatta eccezione per due sottili bande nere in alto e in basso. Lo schermo è di tipo Super AMOLED con una risoluzione di 2960 x 1440 pixel, la stessa disponibile anche sul più grande S9+, ma le caratteristiche sono un po’ diverse da quelle dei precedenti modelli: offrono più luminosità e alcuni miglioramenti alla gamma dei colori. Lo schermo del Galaxy S9 è da 5,8 pollici, mentre quello dell’S9+ è da 6,2 pollici. Le misure dei telefoni sono inoltre lievemente diverse rispetto agli S8 e S8+, quindi accessori come le cover non sono compatibili con i nuovi modelli.

Fotocamera
La novità più interessante, e su cui Samsung si è soffermata di più durante la presentazione, è la fotocamera posteriore (quella principale) da 12 megapixel, completamente riprogettata. Per la prima volta ha un’apertura del diaframma variabile e non fissa, cosa che permette di gestire meglio la quantità di luce che colpisce il sensore, e quindi di regolare in modo più accurato l’esposizione delle fotografie. L’apertura del diaframma può essere di f/1.5 o di f/2.4 a seconda delle condizioni di luminosità. Valori intermedi non ce ne sono, e il passaggio da un’apertura all’altra viene gestito automaticamente dall’applicazione della fotocamera, o manualmente a discrezione dell’utente.

Samsung ha anche rivisto il sensore della fotocamera, in modo da rendere più rapida e accurata l’elaborazione delle immagini. Altri accorgimenti riguardano l’uso di un sistema “dual-pixel” rinnovato, per mettere a fuoco più velocemente gli oggetti. Sui Galaxy S9 e S9+ è stata anche aggiunta una nuova funzione per riprese al rallentatore, con la possibilità di realizzarne con 960 fotogrammi al secondo.

Sul Galaxy S9+ la fotocamera è invece doppia, come avviene ormai da qualche tempo su smartphone di quelle dimensioni (Apple fa la stessa cosa con alcuni suoi iPhone e Google con i Pixel XL). Il doppio obiettivo permette di scattare con un minimo di zoom e di ottenere vari effetti, come primi piani in cui lo sfondo è nettamente sfocato. L’apertura del diaframma sull’S9+ è però fissa a f/2.4.

AR Emoji
La fotocamera frontale di entrambi i nuovi Galaxy è da 8 megapixel, con caratteristiche simili a quelle delle scorso anno. Oltre a scattare i selfie, serve per produrre gli “AR Emoji”, la risposta di Samsung agli Animoji di Apple. In pratica ci si scatta una fotografia e poi un software di riconoscimento facciale trasforma la propria immagine in una sorta di avatar-emoji, che può essere personalizzato in vario modo. Gli AR Emoji possono essere poi animati e condivisi all’interno dei propri messaggi. Il sistema per realizzare queste specie di caricature funziona abbastanza bene, ma non è accurato e preciso sulla ricostruzione dei movimenti come lo è sugli iPhone X con gli Animoji.

Cosa c’è dentro
Per quanto riguarda potenza e risorse, i Samsung Galaxy S9 e S9+ sono una versione più potente degli smartphone che li hanno preceduti. Funzionano grazie a processori di vario tipo, a seconda dei mercati in cui sono venduti: Qualcomm Snapdragon 845 oppure Exynos, processori realizzati direttamente da Samsung. L’S9 ha 4 GB di RAM, mentre l’S9+ ne ha 6. Entrambi hanno una memoria di 64 GB, che può essere estesa utilizzando una scheda microSD. La batteria è da 3.000 mAh per l’S9 e da 3.500 per l’S9+. Samsung dice che con i vari sistemi di risparmio energetico una sola carica può essere sufficiente per più di una giornata, ma come al solito molto dipende dall’uso che se ne fa.

Android e non solo
I nuovi Galaxy S9 e S9+ utilizzano Android 8.0 (Oreo), ma con una forte personalizzazione da parte di Samsung, che ha aggiunto funzionalità e altre applicazioni. La loro presenza a volte può confondere, perché di fatto ripropone funzionalità già disponibili con le app standard di Android. Nonostante le critiche ricevute finora per la scarsa resa e affidabilità, l’assistente personale Bixby continua a esistere sui nuovi telefoni e promette nuove integrazioni con altri gadget e applicazioni di Samsung. Bixby fa poche cose e non è comparabile con la qualità raggiunta dall’Assistente Google, ma Samsung ritiene di poter migliorare e per ora sembra essere determinata a dare nuove opportunità al suo assistente.

Prezzi e disponibilità
Nei prossimi mesi i Samsung Galaxy S9 e S9+ faranno concorrenza diretta agli ultimi modelli di iPhone, presentati in autunno da Apple e che hanno ricevuto recensioni estremamente positive. I prezzi collocano i due nuovi smartphone nella stessa categoria. Il Galaxy S9 costa 899 euro, mentre il Galaxy S9+ ha un prezzo di 990 euro, per i modelli da 64 GB di memoria. La versione da 256 GB esiste solo per il Galaxy S9+ e costa 999 euro. I nuovi smartphone saranno disponibili nei negozi a partire da metà marzo, mentre sul sito di Samsung possono essere prenotati e acquistati in anticipo.