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  • Giovedì 15 febbraio 2018

La voragine che si è aperta a Roma

Una parte di strada vicino a un cantiere è crollata, trascinando con sé diverse auto

Tecnici al lavoro sul luogo dove si è una voragine nel quartiere Balduina, Roma, 14 febbraio 2018
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Tecnici al lavoro sul luogo dove si è una voragine nel quartiere Balduina, Roma, 14 febbraio 2018 (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

A Roma, intorno alle 17.30 di mercoledì 14 febbraio, è crollata una parte di strada vicino a un cantiere: sei auto che si trovavano parcheggiate lungo la strada sono precipitate nella voragine che si è aperta e che è profonda una decina di metri. Al loro interno non c’era nessuno e non ci sono dunque stati feriti.

Il crollo è avvenuto nel quartiere Balduina, in via Livio Andronico all’angolo di via Lattanzio, dove ci sono dei grossi lavori in corso per la costruzione di nuovi appartamenti. Sul posto, subito dopo il cedimento, sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e i vigili urbani, che hanno chiuso la zona al traffico anche per il rischio di ulteriori crolli. Per precauzione i due palazzi vicini al cantiere sono stati evacuati e sono state fatte le verifiche di stabilità: «Si tratta di 20 nuclei familiari, 50-60 persone», ha detto la sindaca Virginia Raggi.

https://twitter.com/elebrug/status/964008442787778560

Non è comunque ancora chiaro che cosa abbia causato il crollo e se possa esserci un collegamento con il cantiere. I residenti hanno raccontato di aver sentito un forte boato e alcuni di loro sono convinti che la causa del cedimento abbia a che fare con il cantiere in corso, perché negli scorsi mesi si sono sentite forti vibrazioni, erano state segnalate perdite d’acqua e crepe nel terreno. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo ed è in attesa delle prime informative da parte delle forze dell’ordine intervenute nella zona del crollo. Virginia Raggi, che è arrivata sul posto poco dopo il cedimento, ha detto: «Le responsabilità saranno accertate con le conseguenze del caso, l’area è sotto sequestro della magistratura. Chi è responsabile dovrà pagare».


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