• Mondo
  • Domenica 28 gennaio 2018

In Finlandia vincerà ancora lui

Cioè il presidente uscente Sauli Väinämö Niinistö, dato come superfavorito alle elezioni presidenziali di oggi e molto apprezzato per le sue doti diplomatiche

L'attuale presidente della Finlandia Sauli Niinisto durante una conferenza stampa a Helsinki, 6 novembre 2017
(Heikki Saukkomaa/Lehtikuva via AP)
L'attuale presidente della Finlandia Sauli Niinisto durante una conferenza stampa a Helsinki, 6 novembre 2017 (Heikki Saukkomaa/Lehtikuva via AP)

Oggi in Finlandia si terranno le elezioni presidenziali. Ci sono otto candidati, ma i sondaggi dicono che molto probabilmente sarà riconfermato il presidente uscente, Sauli Väinämö Niinistö. Alle ultime elezioni, tenute nel 2012, Niinistö era stato eletto con il partito conservatore Coalizione nazionale, ma questa volta si presenterà da indipendente.

In Finlandia il presidente viene eletto direttamente dai cittadini: resta in carica sei anni e non può fare più di due mandati consecutivi. In passato aveva molti poteri, come la gestione della politica estera, ma dopo una serie di riforme ha conservato solo un ruolo cerimoniale: ha potere decisionale in materia di ordinamento militare, ma in collaborazione con il ministro competente e nell’ambito dell’Unione Europea, non è più lui ma il primo ministro a partecipare al Consiglio europeo e a tutte le riunioni in cui sia richiesta la presenza del vertice dello stato. Il presidente continua comunque ad avere a una certa influenza nella politica finlandese.

Al momento è in corso il primo turno delle elezioni: se nessun candidato supererà il 50 per cento dei voti, si andrà al ballottaggio, che si terrà fra due settimane. Tutti i principali sondaggi condotti tra dicembre e gennaio dicono che Niinistö è in grande vantaggio sui suoi avversari: è dato fra il 58 e il 72 per cento a seconda dei sondaggi, ed è probabile che venga eletto al primo turno.

Niinistö ha 69 anni, è sposato con una poeta ed è stato ministro delle Finanze. Ha un approccio filo-europeo e molto pragmatico: durante il suo primo mandato, per esempio, ha cercato di trovare un equilibrio tra l’amicizia con l’Europa e la necessità di mantenere un rapporto cordiale con la Russia, paese con il quale la Finlandia condivide circa 1200 chilometri di confine. Secondo alcuni osservatori, è stata proprio la capacità di Niinistö di conciliare queste due tendenze ad averlo reso così popolare. Il suo principale avversario – che nei sondaggi è dato molto lontano con percentuali che vanno dall’11 al 14 per cento – è Pekka Haavisto della Lega Verde, cioè i verdi finlandesi, che già aveva perso contro Niinistö al ballottaggio del 2012. Haavisto è dichiaratamente omosessuale e la Finlandia è stato l’ultimo paese nordico a riconoscere legalmente le unioni tra persone dello stesso sesso (nel 2002).

La Finlandia è uno dei paesi europei che più ha sofferto la recente crisi economica: oltre al declino di Nokia, hanno contribuito alla crisi finlandese anche il progressivo restringimento del mercato della carta e le sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia, uno dei più importanti partner commerciali del paese. L’Economist ha scritto che «i finlandesi non vogliono un anticonformista che distrugga il rapporto attentamente equilibrato con il loro inquietante vicino (la Russia)». Niinistö ha saputo muoversi con attenzione anche con i principali leader mondiali, tra cui il presidente americano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping.