Cosa sappiamo della nuova stagione di “Black Mirror”

È fatta da sei episodi, tutti online dal 29 dicembre

(Da "Back Mirror")
(Da "Back Mirror")

Negli ultimi giorni Netflix ha pubblicato, uno dopo l’altro, i trailer dei sei episodi della quarta stagione di Black Mirror, la serie tv antologica – in cui ogni episodio racconta una storia autonoma – che parla futuri distopici e incentrati sul rapporto tra l’uomo e la tecnologia. È stata creata da Charlie Brooker, che continua a scriverne gli episodi, e sarà disponibile dal 29 dicembre. La terza stagione, uscita un po’ più di un anno fa, era stata abbastanza apprezzata e in particolare era molto piaciuto l’episodio San Junipero. Degli episodi della quarta per ora sappiamo titoli, nomi di registi e attori, qualche informazione sulla trama (in genere basate sui brevi trailer usciti finora). Qui avanti c’è tutto quello che si sa di ogni episodio: senza spoiler.

Arkangel

Una delle protagoniste è Rosemarie Dewitt, la sorella di Ryan Gosling in La La Land e la regista è Jodie Foster. L’episodio parla di una madre che, avendo paura di perdere sua figlia Sara, usa una strana tecnologia per provare a controllarla in ogni modo possibile.

«Il segreto dei genitori perfetti è il controllo»

USS Callister

L’attore più famoso di questo episodio è Jimmi Simpson, che è stato William in Westworld e ha recitato pure in The Newsroom e in House of Cards (dove è l’hacker). Il regista è Toby Haynes che ha diretto alcuni episodi di Dr Who e l’ultimo episodio della seconda stagione di Sherlock. Come tutti gli altri episodi è stato scritto da Charlie Brooker che, a differenza degli altri episodi, si è fatto aiutare da William Bridges. Di quest’episodio si sa poco, solo che sembra essere una specie di parodia di Star Trek. Di solito però le storie di Black Mirror non fanno ridere, quindi chissà.

«La flotta spaziale non ignora mai chi ha bisogno di aiuto»

Crocodile

Il regista è John Hillcoat, famoso soprattutto per aver diretto il film Lawless: quello con la sceneggiatura scritta da Nick Cave e con Shia LaBeouf e Tom Hardy che interpretano due dei fratelli Bondurant. Parla di una specie di aggeggio usato per ricostruire pezzi di memoria che sono andati persi, e di una donna che teme che quest’aggeggio le rovini la vita.

«Con questo si accede al suo ingramma, ai ricordi dell’accaduto»

Hang the DJ

Il regista è Tim Van Patten, che ha prodotto Boardwalk Empire e ha diretto alcuni episodi dei Soprano e il primissimo di Game of Thrones. Parla di un’app che riesce a far incontrare le persone giuste (una per l’altra) e che sembra poter dire anche quanto e per quanto saranno felici. Ma è Black Mirror e alla fine di felice non c’è praticamente nessuno.

«Doveva essere pazzesco prima del sistema»

Metalhead

Il regista è David Slade, che arriva da American Gods. È girato tutto in bianco e nero e ambientato in una sorta di futuro post-apocalittico in cui sembrano esserci delle specie di cani-robot: uno in particolare sembra inseguire il protagonista dell’episodio.

«Non posso restare qui a lungo, abbiamo visto un cane nel magazzino. Non vedo più il cane adesso, ma purtroppo temo che sia ancora operativo»

Black Museum

Il regista è Colm McCarty, quello della seconda stagione di Peaky Blinders, e tra i protagonisti c’è Douglas Hodge, che ha recitato in The Night Manager. Parla di uno strano – il livello di stranezza va rapportato agli standard di Black Mirror – museo in cui ci sono oggetti tecnologici in qualche modo legati a vari delitti. La storia è quella di una donna che visita il museo e a cui vengono raccontate tante piccole storie. Sarà quindi un episodio antologico fatto da tanti piccoli mini-episodi antologici, forse in qualche modo collegati tra loro e, ha scritto Variety, con anche qualche riferimento ai precedenti episodi della quarta stagione.

«Sicura di voler entrare? Questo posto è per gente tosta»