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  • Venerdì 24 novembre 2017

La pena per omicidio a Oscar Pistorius è stata aumentata a 13 anni

Il famoso atleta paralimpico aveva ucciso la sua fidanzata nel 2013: in primo grado era stato condannato a sei anni di carcere

Oscar Pistorius in tribunale nell'ottobre del 2014 (Herman Verwey/Foto24/Gallo Images/Getty Images)
Oscar Pistorius in tribunale nell'ottobre del 2014 (Herman Verwey/Foto24/Gallo Images/Getty Images)

Oscar Pistorius, l’atleta paralimpico più famoso del mondo, è stato condannato a 13 anni e 5 mesi di carcere dalla corte suprema di appello del Sudafrica per l’uccisione della sua fidanzata Reeva Steenkamp, il 14 febbraio 2013. In primo grado la condanna era stata di 6 anni di carcere, una decisione definita «scandalosamente indulgente» dalla procura sudafricana, che aveva fatto appello. Pistorius ha già scontato parte della pena: è stato 10 mesi in carcere e ora è agli arresti domiciliari. Oggi non era presente in tribunale alla lettura della sentenza di appello.

Pistorius uccise la sua fidanzata con quattro colpi di pistola sparati attraverso la porta del bagno della loro casa nel giorno di San Valentino del 2013. Durante il processo, i suoi avvocati sostennero che si fosse trattato di un incidente, frutto del suo stato di ansia: dissero che Pistorius aveva scambiato Steenkamp per un ladro. Secondo l’accusa, invece, l’uccisione di Steenkamp sarebbe stata il risultato di un litigio: diversi testimoni avevano detto infatti di avere sentito dei rumori provenienti dalla casa prima della sparatoria.