Saad Hariri ha rimandato le sue dimissioni

Il primo ministro libanese ha annunciato che si prenderà del tempo per negoziare: è l'ultimo sviluppo della crisi politica in Libano

Lo speaker del Parlamento libanese Nabih Berri, a sinistra, e il primo ministro Saad Hariri (AP Photo/Hussein Malla)
Lo speaker del Parlamento libanese Nabih Berri, a sinistra, e il primo ministro Saad Hariri (AP Photo/Hussein Malla)

Il primo ministro libanese Saad Hariri ha annunciato oggi di avere rimandato le sue dimissioni, come gli era stato chiesto dal presidente del paese, Michel Aoun. Hariri era tornato in Libano ieri sera, dopo due settimane molto confuse: aveva annunciato le sue dimissioni in maniera del tutto inaspettata durante una visita ufficiale in Arabia Saudita, il 3 novembre, ma il presidente Aoun aveva detto che le avrebbe accettate solo se gli fossero state consegnate di persona. Di fatto Hariri rimane per ora il primo ministro libanese in carica.

Secondo molti politici libanesi e diversi analisti, Hariri sarebbe stato forzato a dare le dimissioni dalla famiglia reale saudita, il cui politico più potente da un po’ di tempo è il principe ereditario Mohammed bin Salman. I sauditi avrebbero voluto così limitare l’influenza in Libano di Hezbollah, gruppo estremista sciita alleato di Hariri e allo stesso tempo molto vicino all’Iran, il principale nemico dell’Arabia Saudita nella regione. Diversi giornalisti hanno sostenuto inoltre che Hariri fosse trattenuto contro la sua volontà in territorio saudita: Hariri aveva smentito questa ricostruzione, ma sono rimasti molti dubbi su cosa sia successo nelle ultime settimane.