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  • Giovedì 9 novembre 2017

Chi sono gli Spada, a Ostia

L'aggressione a un giornalista sta facendo riparlare dell'enorme quartiere di Roma dove CasaPound prende molti voti e famiglie criminali controllano le zone più degradate

(ANSA/CLAUDIO PERI)
(ANSA/CLAUDIO PERI)

Ostia è un quartiere enorme nel comune di Roma. Ha 230 mila abitanti e se fosse una città sarebbe la 14esima più grande d’Italia. Il Municipio X di Roma, in cui si trova la città di Ostia vera e propria, è un’area che comprende quartieri residenziali come Infernetto, Malafede, Dragona e Dragoncello, e aree turistiche come il Lido di Ostia, la “spiaggia di Roma”, che attrae ogni estate decine di migliaia di romani. La zona comprende anche aree disagiate, come Nuova Ostia, dove grandi palazzi di edilizia popolare si alternano a infrastrutture fatiscenti e piazze di spaccio. È qui, a Nuova Ostia, che martedì un giornalista del programma Nemo, di RaiDue, è stato picchiato mentre faceva alcune domande sui rapporti tra CasaPound (Roberto Spada, l’autore dell’aggressione è stato arrestato giovedì pomeriggio), che alle elezioni di domenica ha ottenuto uno storico risultato, e gli Spada, una famiglia che alcuni chiamano “clan” e i cui componenti sono stati più volte condannati per reati come estorsione e minacce con l’aggravante del metodo mafioso.

Chi sono gli Spada?
Gli Spada sono una numerosa famiglia di origine Sinti arrivata a Roma dall’Abruzzo negli anni Cinquanta. Secondo i magistrati che negli anni hanno indagato su di loro, i capi della famiglia sono anche i leader di un’organizzazione criminale che estorce il pizzo ai commercianti della zona, intimidisce i gruppi di criminali rivali e gestisce l’assegnazione delle case popolari. Circa una dozzina tra membri della famiglia Spada e loro alleati sono stati condannati per tre volte nel corso degli ultimi tre anni e tutte e tre le volte con l’aggravante del metodo mafioso. La prima nel 2016, altre due nel 2017.

Tra gli altri è stato condannato anche Carmine Spada, detto “Romoletto”, fratello di Roberto Spada, l’autore dell’aggressione di martedì e considerato dai magistrati il capo del clan. Per il momento, quasi tutti gli esponenti della famiglia processati hanno ricevuto condanne di primo grado. Nel recente passato sono stati descritti come un gruppo in ascesa nella criminalità romana, ma oggi non sono tra i principali gruppi criminali italiani. L’ultima relazione della Direzione Distrettuale Antimafia parla diffusamente delle precedenti famiglie criminali ostiensi (come i Fasciani, su cui torneremo tra poco), mentre agli Spada dedica soltanto una riga in una nota a pié di pagina.

Le attività criminali di cui sono accusati i membri della famiglia Spada finiti sotto processo vanno dall’estorsione alle violenze, passando per le intimidazioni. Uno dei loro affari principali, secondo i magistrati, è la gestione delle case popolari. Gli atti dei magistrati parlano spesso di scontri con altre famiglie criminali per il controllo di queste case, che spesso servono come residenza proprio ai componenti dei “clan”. Gli Spada controllano anche diverse palestre a Nuova Ostia, l’area stretta tra piazza delle Repubbliche Marinare e l’idroscalo: è un quartiere costituito in buona parte da case popolari, dove – come in tutte le periferie romane – le strade sono piene di buche, l’illuminazione stradale spesso manca e la raccolta dei rifiuti funziona male, così come gli altri servizi pubblici.

In questa parte della città, dove non sono molti ad avere un lavoro o un’abitazione regolare, gli Spada sono diventati negli ultimi anni un misto tra benefattori e aguzzini. Le loro palestre sono state a lungo gratuite per i giovani del quartiere, mentre i membri del clan si adoperavano per aiutare le famiglie in maggiore difficoltà sostituendosi allo Stato.

Cosa c’entra CasaPound?
Nel corso dell’ultimo anno, la stampa si è accorta della nascita di un rapporto sempre più stretto tra alcuni esponenti della famiglia Spada e CasaPound, un partito neofascista che ha ottenuto crescenti consensi nelle aree più periferiche e degradate di Roma. CasaPound ha organizzato la distribuzione di pacchi di cibo alle famiglie più povere di quartieri come Nuova Ostia, un’attività che l’ha messi in contatto con chi quelle attività le porta avanti da anni, come la famiglia Spada. Roberto Spada, l’uomo che ha aggredito il giornalista di Nemo e che fino a questo momento è incensurato, ha apertamente appoggiato il candidato di CasaPound al Municipio di Ostia, Luca Marsella. A Nuova Ostia, dove vivono gli Spada, CasaPound ha raggiunto più del 20 per cento dei voti. Secondo diversi giornali, il giorno della votazione i seggi erano presidiati da attivisti di CasaPound e membri e amici della famiglia Spada. Oggi, i dirigenti di CasaPound tra cui Marsella, hanno fatto una conferenza stampa per prendere le distanze dall’aggressione.

A Ostia c’è la mafia?
Nel 2015 Andrea Tassone, presidente PD del Municipio X, fu coinvolto nell’inchiesta Mafia Capitale per aver fatto favori a Salvatore Buzzi, il socio di Massimo Carminati. Il municipio venne sciolto per infiltrazioni mafiose ed è rimasto commissariato fino alle elezioni di domenica scorsa (Tassone è stato poi condannato a cinque anni). Questo episodio, in cui la famiglia Spada non sembra entrare direttamente, è una delle poche occasioni in cui a Ostia è stata riconosciuta una vera e propria influenza di tipo mafioso.

In città nessuno è mai stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, ma in molti hanno ricevuto condanne aggravate dall’utilizzo di metodi mafiosi. Significa che secondo i magistrati in città si era creato un clima di paura, omertà e intimidazione. Tutti quanti sapevano a chi bisognava obbedire e a chi si doveva portare rispetto, senza che ci fosse bisogno di manifestarlo costantemente e in maniera eclatante. Nonostante questo, negli ultimi anni sono stati frequenti le intimidazioni e gli attentati incendiari nei confronti di coloro che non erano disposti a pagare il pizzo alle famiglie che a turno controllavano la città.

I gruppi criminali che comandavano a Nuova Ostia, e in alcuni casi riuscivano ad estendere la loro influenza anche su altre aree della città, sono cambiati spesso nel corso dell’ultimo decennio. Scontri interni tra varie fazioni e gli arresti della magistratura hanno decimato una dopo l’altra le famiglie criminali cittadine, portando a un rapido “turnover” tra chi controllava le estorsioni ai commercianti e l’assegnazione delle case popolari. All’inizio del decennio in città comandavano gli eredi della Banda della Magliana, la più grande e potente organizzazione criminale romana, particolarmente forte tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta. Due esponenti di questo gruppo, Francesco Antonini, detto «Sorcanera», e Giovanni Galleoni, soprannominato «Baficchio», furono uccisi in un agguato in pieno giorno nel 2011.

Antonini e Galleoni sono stati gli ultimi a essere uccisi nella fase più violenta della lotta per il potere in città, cominciata negli anni Duemila e terminata con il loro omicidio. Da allora in città ci sono stati ferimenti, gambizzazioni, sparatorie intimidatorie, pestaggi, ma non ci sono più stati omicidi. Dopo gli eredi della Banda della Magliana, in città hanno preso il potere i Triassi, seguiti dai Fasciani (duramente colpiti da una serie di arresti nel 2013) e, infine dagli ultimi arrivati, gli Spada, che compaiono nelle carte dei magistrati come gruppo criminale di una certa rilevanza a partire dal 2013. Anche se oggi gli Spada sono arrivati al punto più alto della loro notorietà nazionale, il potere della famiglia sembra essere entrato in una fase discendente. Gli arresti hanno decimato i suoi componenti più attivi, mentre i media hanno iniziato a interessarsi sempre di più alle loro attività. L’aggressione compiuta da Roberto Spada nei confronti del giornalista di Nemo ha ulteriormente alzato l’attenzione nei loro confronti. Domani, i giornalisti e inviati manifesteranno davanti alla palestra degli Spada – che proprio oggi è stata chiusa per problemi di autorizzazioni. Sabato anche il Movimento 5 Stelle ha annunciato una manifestazione contro la criminalità.