• Mondo
  • Mercoledì 8 novembre 2017

Ritorno a Mosul

Il fotografo Chris McGrath è andato a Mosul per vedere come se la cavano gli abitanti della città liberata dall'ISIS e semidistrutta

Un bambino in una sala giochi di un parco divertimenti - Mosul, 4 novembre 2017
(Chris McGrath/Getty Images)
Un bambino in una sala giochi di un parco divertimenti - Mosul, 4 novembre 2017 (Chris McGrath/Getty Images)

A novembre il fotografo australiano Chris McGrath è andato a Mosul, in Iraq, per fotografare il ritorno degli abitanti nella città, occupata per due anni dalle milizie dello Stato Islamico (ISIS) e liberata lo scorso luglio dall’esercito iracheno dopo una lunga battaglia. Dopo i combattimenti e le demolizioni compiute dall’ISIS durante la ritirata, la città è in rovina. I ponti sono stati quasi tutti completamente distrutti, così come il sistema fognario; non c’è acqua corrente e l’energia elettrica viene spesso a mancare. Le distruzioni sono davvero estese: nella parte occidentale della città, quella dove i combattimenti sono stati più duri, circa 32 mila abitazioni sono state distrutte. Secondo le Nazioni Unite ci vorranno anni di lavoro e più di un miliardo di dollari per ricostruire tutto. Nonostante questo, non appena i combattimenti sono cessati, le persone si sono affrettate a tornare in città. Negozi improvvisati sono stati messi in piedi in mezzo a edifici in rovina attrezzati come abitazioni temporanee.

ALTRE STORIE